Il suo nome è sempre stato sulla lista. Caserta la conosce meglio di chiunque altro pretendente e ora come ora le suo quotazioni non sono inferiori a quelle di altre colleghi. Sasà Campilongo non nasconde l’interessamento della Casertana anche se è consapevole di non essere l’unico in lizza per sedere sulla panchina rossoblù. “Fa sempre piacere essere accostato ad una città e una piazza come Caserta. In fondo è la mia seconda casa e sarei onorato di poter tornare dopo oltre dieci anni. Non nascondo i contatti con il club. Con il presidente Giovanni Lombardi e direttore Nicola Pannone c’è grande sintonia e soprattutto stima infinita. Si è parlato di una possibile collaborazione, degli obiettivi e di tante altre cose. Caserta è irrinunciabile e se dovessi fare sacrifici di ogni tipo non mi tirerei indietro”. Dunque l’ex attaccante è tra i papabili e svela un retroscena: “L’anno scorso Lombardi mi chiamò perché voleva ripartire nella nuova avventura con me. Quella telefonata mi lusingò parecchio, ma avevo dato la mia parola al presidente dell’Ischia. Spero che questi contatti possano concretizzarsi perché la Casertana rappresenta davvero tanto per me. Conosco benissimo la tifoseria e mi rendo conto della grande voglia di vincere che c’è. Quando sono tornato da avversario mi sono sempre emozionato rivedere quel campo e sarebbe stupendo poter allenare in un club che mi ha regalato momenti indimenticabili della mia carriera”.