La grande seconda parte di stagione della Sessana ha dato vita a un campionato emozionante, giocato sul filo del rasoio e terminato con tre squadre racchiuse in soli tre punti. Gianmario Palumbo, attaccante mondragonese in forza alla Sessana da dicembre, è stato uno dei protagonisti della cavalcata gialloblù. Infatti la squadra aurunca è quella che ha totalizzato più punti nel girone di ritorno. E pensare che il suo esordio in maglia gialloblù non fu di certo fortunato: il pareggio sul campo dello Zupo Teano arrivò su un calcio di rigore per fallo da lui commesso e conseguente espulsione. Ma quella fu una partita giocata in emergenza che lo vide costretto e fare il difensore centrale (ruolo già ricoperto ad inizio carriera). Scontata la squalifica le cose sono cambiate subito, a suon di gol ha scalato la classifica cannonieri e quella speciale nei cuori dei tifosi aurunci; la Sessana ha cominciato a volare sfiorando la vittoria finale, sfuggita per un solo punto. I numeri parlano chiaro: 15 reti in 18 presenze con la maglia della Sessana, 19 in totale contando anche le 4 realizzate con il Vitulazio. Ma quella di domenica scorsa ha un sapore speciale per Gianmario.
Ritorno a casa. “Giocare nel proprio paese è sempre un’emozione particolare, poi segnare in una semifinale play-off è ancora più emozionante. E’ stato un sogno realizzare quel gol e ricevere poi l’abbraccio dei compagni e l’affetto dei tifosi che ci hanno seguito in tantissimi. Domenica lo stadio era una vera e propria bolgia. E’ stato stupendo”.
Stagione a metà. “Ho iniziato il campionato a Vitulazio con il mister Ricciardi, con il quale mi sono trovato davvero bene; è anche grazie a lui se ho imparato molte cose. Poi a dicembre è arrivata la chiamata della Sessana e non ho esitato un attimo ad accettare perché parliamo di una squadra storica che è seguita con passione dai tifosi ed ha una società seria alle spalle che sta portando avanti un bel progetto. Sono approdato nella Sessana e mi sono trovato subito come a casa mia”.
Il sogno ‘Eccellenza’. “La sfida con l’Ortese è stata una sfida molto particolare perché c’era stato quell’episodio poco piacevole ad Orta di Atella; con questa vittoria abbiamo dimostrato sul campo di essere la squadra più forte e sia per noi che per i tifosi è stata una soddisfazione particolare. Domenica però ci attende un’altra finale, sarà una partita difficile perché giocheremo contro una squadra molto organizzata, ma siamo molto concentrati e daremo il massimo”.
Porte chiuse? “Penso che se si giocherà a porte chiuse è una vergogna. Poi non bisogna lamentarsi se i presidenti delle società si stancano e si dimettono; neanche nei professionisti succedono cose del genere, non si può vietare ad una tifoseria così corretta di assistere ad una finale per un coro, non è giusto nemmeno per i tifosi ospiti. Così si fa scomparire il calcio dilettantistico, le porte chiuse sarebbero una sconfitta per tutti”.
Jolly e goleador. “Nella mia vita ho ricoperto tutti i ruoli anche quello di difensore centrale, che non preferisco; ho iniziato come terzino destro e difensore centrale a Succivo in Eccellenza poi ho giocato spesso come esterno destro, adesso faccio il ruolo che più mi piace. Infatti non ho mai realizzato tutti questi gol in un solo campionato”.
Trio ‘maravilla’. “Con Marraffino e Brancaccio formiamo un tridente spettacolare che poche squadre hanno, sia come giocatori che come persone. Li porterò sempre nel mio cuore, è anche grazie a loro se ho disputato un campionato straordinario”.
Ambiente gialloblù. “Ci tengo a ringraziare il presidente e tutti i soci per la loro serietà e per l’affetto ricevuto; sono delle persone meravigliose. Ringrazio il mister Mennillo e i suoi collaboratori, Moreno Dall’Acqua, Amedeo Pescatore e il direttore Mariano Improta perché sono delle persone eccezionali e mi hanno dato tanto. Il gruppo ‘Sessana’ è davvero straordinario, ho dei compagni fantastici che mi hanno fatto integrare subito, mostrandomi stima e affetto. Un pensiero particolare lo voglio dedicare al nostro magazziniere Vincenzo Sansone e al nostro massaggiatore Gabriele Viscusi. Però la cosa che più mi ha colpito in questi mesi, sono i nostri tifosi, quelli del gruppo storico che ci hanno seguito ovunque e sostenuto sempre anche quando non abbiamo vinto. Non vorrei essere stato frainteso, quello che volevo dire domenica è che sarebbe bello avere sempre tanta gente a vedere le partite come in questi play-off. Ma i fedelissimi sono sempre stati al nostro fianco, col sole e con la pioggia, in casa e in trasferta. Li ringrazio per i cori che ricevo dopo i gol, è un’emozione immensa. Spero di aver dato qualcosa a questa maglia e di aver regalato emozioni, ma soprattutto spero di poterne regalare una immensa domenica”.