Cardillo match winner, Cus Caserta meritatamente in salvo



Cardillo decisivo contro il Napoli Arpino
Cardillo decisivo contro il Napoli Arpino

Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Cus Caserta che festeggia la salvezza davanti ai propri tifosi, eliminando nei playout un Napoli Arpino che per il momento saluta la C1, in attesa del ripescaggio. A riempire il palazzetto di Casagiove c’è il pubblico delle grandi occasioni e le squadre in campo non tradiranno le attese. Pronti via Cardillo offre a Ciro Della Corte la prima palla gol, ma il diagonale del n°7 è fuori misura. Il pallino del gioco è dei padroni di casa. Della Corte produce subito altre due occasioni in contropiede, proiettandosi come una freccia verso la porta difesa da Tomasone, ma l’estremo difensore napoletano è perfetto e si salva in entrambi i casi respingendo gli assalti cussini. Quando il possesso palla è dell’Azzurra, il Cus aggredisce e cerca di rubare la sfera per azionare il contropiede. Giocata che riesce spesso ai locali, ai quali tuttavia manca sempre il gol. Il Napoli prova a far male in velocità, ma è fondamentale Centore, che prima allontana in scivolata e poi si ripete in acrobazia sventando la minaccia. Si salvano i casertani, ma il Marigliano prende coraggio. Ci prova allora Giacalone da fuori, ma Centore è sempre attento. Si fanno vedere Scialla e D’Aniello dall’altro lato, ma si resta sullo zero a zero. Quando al 19° i ritmi sembrano abbassarsi, ci pensa Ciro Della Corte ad inventare: triangolazione conGiordano, destro al volo di poco a lato. Granata spreca davanti al portiere, ma non è da meno il Cus: contropiede condotto da Scialla, pallone troppo lungo in profondità, smanaccia male Tomasone, Giordano a porta vuota non inquadra lo specchio. L’ultimo brivido del primo tempo è un tiro-cross di Giacalone, poi tutti a rifiatare negli spogliatoi. Nella ripresa immediatamente Cus pericoloso con il fendente di D’Aniello sul secondo palo. In campo ci sono però anche i napoletani, che si affidano alle due incursioni di Paduano, a cui si oppone bene il solito Centore, tra i migliori in campo a fine gara con il collega di reparto Tomasone. Cardillo disegna dal nulla un arcobaleno perPalumbo, che evita il portiere, elude l’intervento del difensore, ma non centra il bersaglio. Passano i minuti e cresce la tensione. Ventimiglia e Scialla fanno gridare al gol, poi è di nuovo il turno di Palumbo, che vola in solitaria, ma è troppo altruista ed invece di calciare serve Della Corte, che non impatta la sfera. Altra chance in frantumi per i cussini, che tentano allora la soluzione da calcio piazzato con Della Corte, senza fortuna. Sembra oramai una maledizione per gli uomini di mister Ventimiglia, che arrivano in altre due circostanze a pochi centimetri dal gol. In entrambi i casi è miracoloso Tomasone, prima su Giordano e poi su Scialla. Non è da meno Centore, che salva per l’ennesima volta il pari deviando in corner la punizione di Sollo. Sul cronometro il tempo sta per scadere, arriva dunque il momento di sbloccare il match. L’azione vincente parte dai piedi di Silvio D’Aniello, che si affida a Daniele Ventimiglia, bravo a servire l’accorrente Cardillo, che rifiuta la prima conclusione col destro, per battere Tomasone con il sinistro. Il palazzetto diventa una bolgia e Cardillo fa festa con i tifosi. Disperazione invece per il Napoli Arpino, che si getta in avanti con il portiere di movimento, ma rischia soltanto di prenderne un altro, graziato da Della Corte. Il triplice fischio del direttore di gara significa C1 per il Cus, retrocessione invece per il Napoli Arpino.




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