Bellissima giornata di sport, come sempre accade quando a gareggiare sono i più piccoli, quella di domenica 23 marzo al PalaVignola di Caserta che ha visto salire sul quadrato di gara più di 200 atleti tra i 6 e i 9 anni. Convocati per il Centro Taekwondo Ispanico della Già Club Revolution di Caserta tre piccoli combattenti che hanno dimostrato di avere lo spirito dei campioni e resi orgogliosi i loro maestri, Alfiera Marsocci e il Maestro Antonio Rago. Daniele Strino, classe 2006, cintura verde, con i suoi scarsi 21 chili di peso, affronta un avversario più esperto senza esitare mai e senza fermarsi nemmeno per riprendere fiato, conquistando una davvero meritata medaglia di bronzo. Valerio Credendino, anche lui otto anni e cintura verde, vince due incontri dominando addirittura il secondo senza lasciare all’avversario neanche la possibilità di provare a colpirlo e accede a testa alta alla semifinale; deve però arrendersi , sul punteggio di 1-0, per un infortunio e accontentarsi del terzo gradino del podio. Ultimo a gareggiare per la società Casertana è Claudio Filippo Capasso, nove anni da compiere, cintura verde,che nella categoria più affollata della giornata, ben 30 iscritti, entusiasma tutti con una prestazione eccellente, gestisce i combattimenti in modo magistrale, seguendo alla lettera i consigli della sua coach e stravince. La sua scalata verso l’oro viene però fermata, a un passo dalla semifinale, da una terribile svista arbitrale, che erroneamente consegna la vittoria al suo avversario nonostante un punteggio che già lo vedeva in vantaggio di due punti. Torna quindi a casa senza medaglia ma contento per aver dimostrato il suo valore che riecheggia nelle parole della sua allenatrice, Alfiera Marsocci, ” Gli errori arbitrali purtroppo sono una realtà dello sport e sportivamente abbiamo accettato ciò che è capitato, ma torno a casa contenta per quello che i miei atleti hanno dimostrato di saper fare e di aver appreso. Il lavoro che facciamo in palestra funziona ed è un lavoro di Sport a 360° che comprende non solo l’educazione motoria ma anche quella di vita e tutti gli atleti della nostra società ce lo confermano continuamente con i loro successi, sul Tatami e tutti i giorni. La conferma maggiore arriva proprio dai più piccoli: affrontare una sconfitta, tra l’altro inflitta ingiustamente, a testa alta e col sorriso non è da tutti, sono fiera di loro, di quello che imparano e di quello che mi insegnano”.