Sono quelle cose che non ti lasciano dormire la notte. Giocare bene ma non fare risultato. E’ quello che ha pensato il tecnico dell’Aversa Normanna Nicola Provenza che con la Vigor Lamezia ha conquistato un punto in inferiorità numerica che però non ha soddisfatto il trainer granata: «La partita – afferma l’allenatore – si stava sviluppando per come l’avevamo preparata in settimana, cioè giocando a calcio, essendo convinto che solo così avremmo vinto. Ed infatti sono molto arrabbiato perché meritavamo assolutamente di vincere. Nel calcio si può prevedere tutto, ma non il black-out mentale di pochi secondi costatoci il gol avversario. Però i miei sono sempre rimasti in partita non rinunciando mai a giocare, nonostante lo svantaggio e l’inferiorità numerica. Ho visto cuore, anima e gioco. Anzi, da quest’ultimo punto di vista ritengo ci sia stata solo l’Aversa Normanna in campo». Un’Aversa afflitta da pareggite. Tre pareggi nelle ultime tre partite, quelle dal passaggio di testimone tra Provenza e Di Costanzo. «Il rammarico è di aver raccolto, per la terza settimana di fila, solo un punto. A Poggibonsi già avevo visto bene la squadra. La crescita è proseguita contro l’Arzanese, ed oggi abbiamo fatto ancora meglio. Se questo spirito di squadra crescerà ulteriormente, sono convinto che arriveremo fino alla fine e compieremo questo mezzo miracolo». Provenza storce un po’ il muso per qualche risultato proveniente dagli altri campi. «Molti non hanno sapore di campo e io sono abituato a dirla tutta. So solo che queste tre partite me le sono giocate tutte e tre sul campo. Mentre vedo che da altre parti si molla un po’ prima del tempo, con squadre ormai in vacanza. Noi, ripeto, abbiamo affrontato tre partite da dentro o fuori. Domenica giochiamo con l’Aprilia ed abbiamo solamente un obiettivo: la vittoria».