Se non è un record, poco ci manca: il Gladiator ha una società quasi inesistente. Nelle prossime ore dovrebbe essere ufficiale la comunicazione di Orazio Verdino che ha dato le dimissioni dalla carica di vicepresidente. Una decisione, quella presa dal collaboratore di Vito, che lascia il sodalizio neroazzurro nella più totale penuria di vertici dirigenziali. Attualmente, infatti, secondo lo statuto societario, la dirigenza della città del Foro è composta da una sola persona: il presidente Vincenzo Vito. Ciò è motivato dal fatto che tutti coloro che prima rivestivano le cariche si sono dimessi, non contenti di fare parte di una realtà instabile, organizzativamente parlando.
A partire dal segretario Alfonso D’Amore e dal cassiere Amedeo Liccardo, continuando per il responsabile dell’ufficio segreteria Massimo Savoia e per concludere con il vicepresidente Orazio Verdino. Un’assenza di cariche che indebolisce tantissimo l’anima di una creatura calcistica che ha bisogno come il pane di persone che siano esperte di burocrazia ed altro. Oltre allo staff tecnico ed ai giocatori, le uniche persone che ufficialmente sono tesserate con il glorioso club neroazzurro sono l’addetto stampa Daniele Luongo, i responsabili del settore giovanile ed i magazzinieri: personaggi che all’interno dello statuto societario usufruiscono del titolo di collaboratori, non soci, e dunque non hanno alcuna valenza dal punto di vista decisionale.
Sin dallo scorso 17 gennaio (due settimane fa ndr), il Gladiator manca di un segretario, di una persona che si muova senza difficoltà tra le scartoffie e che scopra eventuali irregolarità avversarie. Compito che fino a poco tempo fa era svolto con grande dedizione dal segretario Massimo Savoia, colui che peraltro bisogna ringraziare se i neroazzurri si trovano cinque punti in più del dovuto nel carniere. Infine i lettori possono fare una giusta osservazione: Luigi Caldarelli e Marcello Martucci che ruolo hanno in questa società? Entrambi sono stati chiamati in causa da Vito ma, burocraticamente, non rivestono alcun ruolo societario per ragioni ignote. Passano anche da questo problema l’incertezza e la confusione che sin da dicembre hanno accompagnato l’avvento di Vito nel panorama calcistico sammaritano.