TRENTOLA DUCENTA – Il destino degli eroi non è vincere, ma essere d’esempio, dimostrando che, con impegno e determinazione, l’impossibile è solo un aggettivo. La Virtus Liburia , con la vittoria casalinga nell’ultima giornata della regular season contro il Casale 81033 per 3-2 (doppietta di Simeoli, gol di Romano), compie l’impresa più ardua e inaspettata alla vigilia del campionato di Promozione girone A: i playoff sono realtà. Come un solco profondo nella pietra, la storia della Liburia è scritta e consegnata all’eternità. Un applauso va all’intera società, dai fratelli Emilio ed Enzo Pezone ai dirigenti Francesco Pezone, Maurizio Turco, Mario Giannetti e Salvatore Turillo. Un plauso al direttore sportivo, il mago del mercato Nicola Cangiano, al grande condottiero, mister Dino Pezzella, all’allenatore in seconda Vincenzo Cimmaruta, al preparatore dei portieri Silvio D’Errico, al match analyst Giorgio Vecchione e al team manager Matteo Avegrazia. Come è ovvio, tutti i componenti della squadra, prima di essere eccellenti giocatori, si sono dimostrati grandi uomini. Un plauso infinito allo storico magazziniere Luigi Franco. La Virtus Liburia ha scritto una pagina indimenticabile del suo cammino, offrendo un esempio luminoso di tenacia e abnegazione per tutto il calcio dilettantistico. Ora, i playoff attendono e la Liburia è pronta a continuare a sognare, forte di un’impresa che ha già il sapore della leggenda. Il bilancio della regular season di mister Dino Pezzella:
“Una stagione strepitosa. Con questa qualificazione ai playoff abbiamo scritto la storia di questo club, ma allo stesso tempo quella di noi stessi, regalandoci un campionato da sogno. Dovevamo salvarci se tutto fosse andato bene, siamo stati in testa per buona parte del girone di andata e abbiamo lottato alla pari con le corazzate di questo girone. Davanti a noi ci sono tre squadre fortissime ed organizzate, contro le quali abbiamo avuto la soddisfazione di vincere. Dietro di noi ci sono squadre altrettanto forti ed attrezzate; noi siamo stati i primi degli umani perché Sibilla, Grazzanise e Puglianello hanno fatto campionato a parte. Merito di una barca in cui tutti hanno remato con orgoglio e passione nella stessa direzione: squadra, società, staff tecnico. Ma soprattutto merito di un grande gruppo che è stato più di una squadra di calcio. A volte si dice “siamo una famiglia”, io dico di più: in questo percorso siamo stati la stessa cosa, la stessa persona, tutti insieme in un solo corpo. Abbiamo lottato e sofferto tutti, ed ognuno ha dato il proprio contributo. Abbiamo schierato 27 giocatori diversi, di cui 25 hanno giocato più di una gara dall’inizio; mai per due volte consecutive abbiamo avuto in campo la stessa formazione. Vuol dire poter contare su tutta la rosa e sul fatto che ogni giocatore ha dato il suo indispensabile contributo al traguardo. Finiamo a 59 punti, con 13 partite senza prendere gol e un punteggio impressionante nelle partite in casa. Abbiamo recuperato molte gare oltre il 90′, vincendole o pareggiandole, segnale di ragazzi che non mollano mai. Non siamo stati bravi, siamo stati eccezionali. Non siamo stati forti, siamo stati eroici. Ora ci aspettano i playoff e, come abbiamo fatto per tutto l’anno calcistico, andremo a divertirci, perché il risultato conta certo, ma prima del risultato contiamo noi come uomini, amici, calciatori che amano venire al campo, stare insieme, dare tutto e vedere come ancora possiamo sorprendere e sorprenderci. Abbiamo ingoiato tanta polvere per finalmente “uscire a riveder le stelle”. Ed ora, dalle stelle, guardando indietro sappiamo quanto cammino abbiamo fatto e la vista da quassù vale l’intero viaggio.”
ARE COMUNICAZIONE VIRTUS LIBURIA