Mister Renato Cioffi ha allenato molti club in giro per l’Italia. A Sorrento fu artefice di una strepitosa vittoria portando i rossoneri dalla D alla C1 vincendo anche Coppa Italia e Supercoppa di C2. A Caserta una stagione non conclusa per volere di una società poco esperta e in gran confusione.
Mister, la stagione della Casertana è una delle peggiori degli ultimi 20 anni.
“Sicuramente sì e mi dispiace perché io sono sempre legato a Caserta. Non ho capito l’esonero di Iori perché stava rispettando i programmi: squadra costruita sui giovani, vinceva poco ma non perdeva. A volte non è neppure stata fortunata pareggiando partite incredibili. Era in linea con la salvezza perché con i rinforzi di gennaio la classifica sarebbe migliorata. Poi è arrivata la rivoluzione tecnica e si ritrova laggiù a lottare per evitare i playout”.
Il tutto in una stagione drammatica per Turris e Taranto che dicono addio al calcio professionistico.
“Questo campionato resterà nella storia per il più falso del mondo del calcio. Nei professionisti non era mai accaduto che venissero radiate due squadre per inadempienze economiche e amministrative. Perdono i tifosi, il calcio e piazze storiche come Taranto e Torre del Greco. Di tutto questo se ne avvantaggiano alcuni club in termini di punti e altri invece vengono penalizzati”.
Intanto però domenica si torna in campo. Casertana-Sorrento che partirà sarà?
“I rossoneri sono già salvi ma conoscendo l’ambiente e Giovanni Ferraro che è tornato in C dopo diversi anni, vorranno dimostrare il proprio valore. Non andranno a Caserta per fare la vittima sacrificale e dopo due ko di fila avranno voglia di riscattarsi. La Casertana avrà mister Iori nuovamente in panchina e perciò sarà un derby apertissimo”.
Doppio ex con un legame speciale con Sorrento…
“A Caserta sappiamo tutti come è finita e ho sempre l’amaro in bocca perché sono convinto che a fine anno avremmo festeggiato se solo ognuno avesse fatto ciò che gli competeva. E’ sicuramente un mio grande rimpianto di carriera. Sorrento è un posto speciale per me. Quest’anno compiranno 80 anni di storia e nel libro che stanno scrivendo ci sono diverse pagine dedicate a quella meravigliosa scalata dalla D alla C1. Poi sono tornato tre anni fa in D facendo benissimo rispetto le nostre possibilità e ambizioni. Lanciammo tanti giovani e tra questi è rimasto il portiere Del Sorbo che oggi è titolare e quando arrivai volevano dare via. A Sorrento mi lega tantissimo affetto ma anche moltissimi risultati”.
A Caserta si vivono giorni di grande delusione. Si è passati dalle stelle alle stalle in pochi mesi e le poche persone presenti sugli spalti ne è la riprova.
“Al popolo rossoblù dico che capisco perfettamente la loro delusione e anche io non mi aspettavo una stagione del genere. Ma dico che la Casertana è della città e dei tifosi. Allenatori, calciatori e presidenti passano, il club resta. Perciò dico di dare una mano in più, di incitare, sostenere e spingere quei colori verso la salvezza. So che è difficile ma è il momento decisivo e devono dare tutto ciò che hanno ai colori della propria città”.