La Casertana versione 2024-2025 è la peggiore dell’era D’Agostino. Non c’è né da offendersi e né da sorprendersi. Lo dicono i numeri, impietosi ma al tempo stesso inconfutabili. Alla seconda di ritorno, dopo ventuno partite, la squadra di Iori ha raccolto appena 20 punti, neppure uno a partita (0,95). Peggio di quella di D’Angelo (che però alla fine fu protagonista di una strepitosa rimonta agganciando anche i playoff) e Guidi (decima al termine del campionato 20/21). Dicevamo dei numeri: con D’Angelo (subentrato a Scazzola), i falchetti conquistarono 21 punti nelle prime 21 giornate del torneo 2017-2018, uno a partita. Campionato a 19 squadre e in quella seconda di ritorno l’undici rossoblù violò il ‘Massimino’ di Catania per 2-1. Ancora meglio quella di Guidi con 27 punti in ventuno partite (dunque anche qui stesso numero di gare disputate rispetto alla Casertana attuale) ma anche in questo caso il girone era a 19 squadre dunque con due partite in meno per ogni club. Alla stessa giornata (21ª) quella Casertana aveva ben 27 punti nonostante il pesante 5-1 incassato a Terni. Guidi aveva una media di 1,2 punti a gara. Pur vero che Turris e Taranto sono già retrocesse, ma resta da evitare lo spareggio playout e visti i chiari di luna meglio non rischiare di arrivare a maggio con l’acqua alla gola. Né bisogna confidare nelle disgrazie altrui perché il Messina ha cambiato proprietà e riuscirà a rinforzarsi adeguatamente in questa sessione di mercato. La Juventus ha tanti giovani di talento che stanno dimostrando di poter mantenere tranquillamente la categoria, mentre bisognerà attendere il mercato di Altamura e Latina per capire se ne usciranno davvero rinforzate. Perciò è il caso di pensare solo al calcio giocato tirandosi fuori subito da questi bassifondi.