Ha superato i 50 ma Gigi Delli Carri continua a segnare e divertirsi. Gioca nelle categorie minori pugliesi, allena le giovanili del Ruvo di Puglia e anche Trani in B femminile. Ed è stato inoltre pluricampione master con la nazionale italiana. Ma 25 anni fa infiammava il pubblico bianconero che non ha dimenticato i suoi canestri come lui non ha dimenticato il calore dei casertani. “Eravamo una grande squadra – ricorda – e fu un anno molto intenso. Non riuscimmo a vincere il campionato uscendo nei playoff nonostante fossimo un rullo compressore in attacco. C’erano compagini molto ben attrezzate come Cefalù, Capo d’Orlando, Ferrara e non riuscimmo a centrare i playoff. Sicuramente è stato uno dei miei più grandi rimpianti perché pur dando tutto non sono riuscito a vincere con Caserta. Il ricordo però fu bello perché dopo il fallimento della Juve fummo chiamati a ripartire e ricordo l’entusiasmo del Palamaggiò, il calore, la voglia di vincere che per una serie B era davvero un lusso”. Tornando al presente, domenica in Puglia arriverà una Paperdì lanciata dopo il successo su Sant’Antimo: “La vittoria di Roma ha sicuramente rivitalizzato l’ambiente dopo qualche inaspettato passaggio a vuoto. L’obiettivo è restare aggrappati alle primissime posizioni anche se ormai il primo è andato dal momento che Roseto è di un altro campionato. Ruvo punta almeno ai primi quattro posti in chiave playoff e quella di domenica non sarà comunque una partita semplice. Caserta ha rivoluzionato totalmente il roster della passata stagione e hanno una squadra ben attrezzata. Ma soprattutto parliamo di un club che è la storia del basket del sud e un pezzo di storia di questo sport. Probabilmente sarà difficile entrare nei playoff, ma non sono da sottovalutare. Dovranno sfruttare al meglio questa stagione per prepararsi al meglio per essere protagonisti tra un anno. Un po’ come stanno facendo a Montecatini, Livorno e Roseto che sono piazze storiche del nostro basket”.