Paperdì Caserta, tutta l’emozione di capitan D’Argenzio: “Ci aspetta una grande stagione. Confido molto nell’aiuto dei nostri tifosi”



Mimmo D’Argenzio

Il capitano della Paperdì Juvecaserta Mimmo D’Argenzio, attraverso le colonne del Mattino parla del momento che sta vivendo la squadra a due settimane dall’esordio in campionato. “Siamo più motivati che mai, vogliamo crescere come squadra, per divertirci e far divertire il nostro pubblico, che ci dovrà stare molto vicino. Le amichevoli contro S. Antimo e Latina saranno due test più probanti in quanto affronteremo due squadre del nostro girone che in campionato vorranno fare più che bene anche in questi due scrimmage il risultato finale, quello prettamente numerico, lascerà il tempo che trova. Le amichevoli precampionato servono soprattutto a trovare i giusti ritmi. E noi siamo una squadra totalmente nuova che si sta applicando per trovare la sua “quadra”. Stiamo lavorando molto su questo. L’intesa cresce e questo è un fattore positivo per poter esprimere quel basket concepito da coach Cagnazzo. Siamo una squadra giovane – continua – vogliamo correre, esprimere un basket frizzante, che possa attrarre. Allo stesso tempo, vogliamo capitalizzare tutta la nostra energia perché, se nelle amichevoli il risultato non conta nulla, in campionato vogliamo vincere”. Al “PalaPiccolo”, mercoledì alle 19, è prevista la presentazione ufficiale della squadra del presidente Francesco Farinaro. A seguire, l’amichevole con il Sant’Antimo. “Sarà un prologo allo scrimmage con il quintetto santantimese che non ci lascerà certo indifferenti – confessa Mimmo D’Argenzio – quello della presentazione al nostro pubblico e agli sportivi casertani è sempre un bel momento, ricco di emozioni per tutti, sia per chi sta sul parquet, sia per chi sta sulle tribune. È quell’abbraccio e quel calore saranno il nostro propellente per l’intera stagione. Confidiamo molto sull’apporto dei nostri tifosi  tutti sappiamo che sarà un campionato lungo e difficile. Finora abbiamo registrato tanti margini di miglioramento. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto perché siamo cestisti che per la prima volta si trovano a giocare insieme».




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