Nella sala stampa ‘Mario Iannotta’ dello stadio Pinto, il ds della Casertana Trevor Trevisan ha parlato del suo arrivo a Caserta, dell’estenuante lavoro estivo e di ambizioni. Prima di tutto focus sulle cessioni. “E’ stato un inizio estremamente bello, complicato e stimolante al tempo stesso. Sto imparando a conoscere questa realtà che mi piace molto. Abbiamo intrapreso un percorso totalmente diverso rispetto al passato. Da quando sono arrivato è stato fatto tanto da ognuno di noi. Sono stati inseriti 17 nuovi elementi, rinnovati diversi calciatori, abbiamo ceduto calciatori. A cominciare da Toscano che è stato molto onesto nel dirci di voler fare una nuova esperienza. Tenerlo senza voglia era controproducente per tutti. Poi c’è stata la vicenda Montalto e anche lui è stato un professionista serio venendo in ritiro, allenandosi ma al tempo stesso voleva andare a Catania. Perdere un calciatore come lui non è stato facile. La cessione è stata un po’ lunga per motivi burocratici dei siciliani (fidejussione integrativa:ndr) e se le cose non si fossero sbloccate sarebbe tornato da noi. Poi c’è stata quella di Tavernelli, indubbiamente la più veloce. Situazione completamente diversa a quelle precedenti e posso dire che è stata gestita male non da noi però. Chi ne è uscito penalizzato è stato il ragazzo perchè su determinate scelte si sono creati un po’ di dissapori. Alla fine è stata trovata una soluzione in brevissimo tempo che a noi è andata bene. Mi è dispiaciuto perdere Calapai perchè con lui avremmo potuto fare un bellissimo percorso grazie alle sue caratteristiche tecniche. Però vale il discorso che quando un atleta vuole andare via poi tenerlo è complicato. La trattativa con la Spal era avviata da qualche giorno e anche se c’era la gara di Latina è sceso in campo dando il massimo da autentico professionista”.
MERCATO IN ENTRATA. “E’ stata allestita una squadra piuttosto giovane con tredici over, intesi non di lega e dodici giovani. E’ stato un impatto importante. Credo che il mister stia facendo un gran lavoro insieme al suo staff perchè si è trovato in un’autentica rivoluzione con ben 17 calciatori nuovi su 25. C’è da lavorare tanto, ma tanto perchè quando hai i giovani in rosa c’è tanto da fare. Un trovato un gruppo estremamente lavorativo che è un ottimo punto di partenza. Quelli che sono rimasti è un piacere lavorare e stanno facendo capire ai nuovi cosa significa indossare la maglia rossoblù. Cosa significa per la società e tutti i tifosi. Abbiamo 15 giocatori di proprietà, un prestito secco (Salomaa) e un prestito con diritto di riscatto (Bianchi). Chi è arrivato ha avuto un ottimo approccio, tanta voglia di fare bene con questa maglia, la voglia di crescere e dare tutto per la Casertana”.
LE AMBIZIONI. “Ritengo sia una squadra sì giovane ma anche con qualità. Obiettivi? Preferisco guardare giorno per giorno. Nelle prime tre gare la squadra sta assimilando le idee del mister e per lunghi tratti sta facendo anche bene. A Latina, ad esempio, abbiamo dimostrato personalità e carattere uno in meno pareggiando al 97′. Un punto che ha dato morale. Contro la Juve abbiamo offerto un bel calcio per 35′. Poi sono state commesse tre ingenuità che ci sono costate tanto. A Picerno abbiamo fatto bene creando e tenendo in scacco un avversario organizzato. E quella ‘cazzimma’ che non abbiamo avuto contro la Juve è emersa sabato pomeriggio. Ripeto dobbiamo lavorare tanto e lo stiamo facendo. Sono convinto che con il lavoro, l’attaccamento che questi ragazzi hanno per la maglia potremo dire la nostra. Non faccio proclami ma sicuramente daremo tutto, questo ve lo assicuro”.