La notizia delle porte chiuse in occasione di Casertana-Giugliano (leggi qui) valevole per il secondo turno di Coppa Italia serie C ha mandato (giustamente) su tutte le furie la tifoseria rossoblù. Malcontento anche tra quella ospite che nonostante le limitazioni sarebbe potuta accedere in Via Medaglie d’Oro. Ma è giusto precisare che in questo pasticcio la colpa non è della Casertana. Quando a giugno arrivarono gli ispettori di Lega per omologare la struttura (procedura che viene rinnovata anno dopo anno) non c’erano particolari lavori da fare. Stadio a norma ma c’erano alcune omologazioni da ottenere. Pur vero che la gestione è a carico della Casertana FC, ma secondo regolamento, era il Comune di Caserta che avrebbe dovuto ottemperare a quanto richiesto dalla Lega. Manca quella certificazione necessaria che attesti il regolare funzionamento dell’impianto di videosorveglianza che lascerà fuori migliaia di persone. La Casertana dunque è vittima esattamente come le due tifoserie. In tutte le problematiche politiche che hanno scosso Palazzo Castropignano e il periodo di ferie, hanno fatto passare in secondo piano questa necessità e ora i falchetti sono costretti a lasciare i cancelli chiusi. Dal Comune assicurano che già la prossima settimana verrà sistemato il disservizio. In tempo per la gara del 30 agosto contro la Juventus Next Gen. Ma intanto sabato spalti vuoti e silenzio come quattro anni fa in tempo di Covid. Che amarezza.