NUOVA ESPERIENZA PER IL PORTIERE CASERTANO BERNARDINO D’AGOSTINO. Il Savoia blinda i pali con un ex Aversa e Pompei



Bernardino D’Agostino fa 200 con la Gelbison

CASERTA – In queste ore calde di luglio molte squadre sono all’opera per rinforzarsi puntando su profili importanti per disputare una stagione competitiva. In queste ore il Savoia ha acquisito le prestazioni sportive su Bernardino D’Agostino con un passato nell’Aversa, Gelbison con cui è stato 7 stagioni con la promozione dei rossoblù cilentani in Serie C e la passata stagione con un’altra compagine rossoblù il Pompei. La passata stagione la compagine mariana ha concluso il campionato al secondo posto nella regular season alle spalle della Real Acerrana che è voltata in Serie D. Per l’estremo difensore casertano è servito l’ennesimo sforzo ovvero la conquista dei play off per accedere alla quarta serie nazionale. Al D’Agostino la redazione di sportcasertano, ha fatto una intervista per descrivere le emozioni, i momenti salienti della stagione e i progetti futuri.

 



Dopo 8 stagioni hai deciso di provare una nuova esperienza in quel di Pompei, cosa ti ha spinto ad accettare questa proposta del club mariano?

dopo otto stagioni alla Gelbison dove si è chiuso un ciclo importante ho deciso di andare via , sono rimasto alcuni mesi in attesa della sistemazione giusta , fino ad accettare la proposta del presidente Mango e del F.C Pompei , diciamo che andare in eccellenza non era nei miei piani , ma ho preferito accettare un progetto che puntasse a vincere in eccellenza rispetto ad altri di serie D dove l’obbiettivo era la salvezza. Diciamo che la priorità era la lega pro dopo un annata a livello personale positiva in serie c con la gelbison ma non si sono creati i presupposti giusti, ma l’ambizione è sempre quella di ritornarci prima o poi!”

Stagione impegnativa con compagini attrezzate come l’Acerrana che alla lunga ha vinto il campionato, come valuti la stagione regolare del Pompei e se potevate fare qualcosa in più per la promozione diretta?

Sono arrivato a Pompei quando la squadra era a 7 punti dalla capolista Acerrana, quindi è stata fatta una rincorsa incredibile fino ad arrivare allo scontro diretto a -2 alla penultima di campionato , merito di una squadra veramente forte fatta di calciatori e uomini che nulla hanno a che vedere con questa categoria , sappiamo come è andata a finire e va dato merito all’acerrana che ha fatto un campionato incredibile. Abbiamo ricaricato le pile trasformato la delusione in energia positiva , e abbiamo dato tutto nei play off, stravincendoli , e prendendoci la serie D sul campo “

Parlami della finale play off, avete affrontato un Modica ben disposto in campo nella prima gara in terra siciliana, poi il ritorno con un risultato di 4-0 meritato, descrivimi in particolare come l’avete preparata la sfida di ritorno e con quale spirito si è respirato all’interno dello spogliatoio?

“La finale di ritorno in casa nostra è stata una partita a senso unico secondo il mio punto di vista , nonostante il risultato che abbiamo ottenuto in Sicilia non abbiamo pensato a gestioni di risultato in casa , abbiamo fatto la nostra partita attaccando e proponendo il nostro gioco , abbiamo dimostrato di essere una squadra con personalità forte ,formata da un grande gruppo unito , con delle grandi qualità a livello tecnico. Questo ci ha permesso di raggiungere la Serie D “

 

Del tuo passaggio al Savoia di cosa ti ha colpito e quali sono i tuoi obiettivi stagionali nel nuovo club?

Ho scelto il Savoia per la sua storia , per i suoi tifosi , ho voglia di mettermi in gioco in una piazza importante come quella di torre annunziata che vive di calcio ,che fa sentire il proprio calore, l’ho scelta perché il Presidente Nazario Matacchione , la società  mi ha cercato insistentemente e fatto capire che volevano la mia figura professionale e umana nel loro progetto , e questa è una cosa che mi ha lusingato molto , il fatto che avevano poi nello staff il preparatore Vincenzo Improta con cui ho avuto il piacere di lavorare è stato un motivo in più per accettare , così come la figura del team manager Eugenio Galasso , sono state tante cose che mi hanno spinto ad accettare questa sfida ,quindi non vedo l’ora di iniziare. Spero solo si giochi al più presto allo stadio A. Giraud perché da avversario mi ha sempre affascinato “


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