Si sta stringendo il cerchio intorno ai nomi che potrebbero ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Il presidente D’Agostino preferisce non dare troppi indizi ma l’unica certezza è che l’accordo col nuovo dirigente in linea di massima c’è e verrà annunciato nei prossimi giorni. Il no di De Vito (non certo arrivato oggi che è stato ufficializzato dal Potenza) non ha scoraggiato il patron che la settimana scorsa si è messo alla ricerca di un nuovo ds. Ha detto di preferire un profilo giovane e gli indizi porterebbero a Raffaele Rubino, entrato da poco nello staff degli osservatori della Fiorentina ma disposto a rimettersi in gioco come direttore dopo due anni di inattività. 46 anni, stretto collaboratore di Daniele Faggiano, ha fatto esperienze con Palermo, Parma, in B col Trapani, Livorno e Juve Stabia. Come Degli Esposti e inizialmente l’idea De Vito, fa parte della cerchia di stretti collaboratori di Faggiano che al momento è tra i dirigenti più esperti in circolazione (attualmente al Catania per i più distratti). Ma c’è anche un’altra idea, suggestiva ma non impossibile. Se Cangelosi restasse e la certezza non c’è (al momento), a Caserta si potrebbe vedere un direttore sportivo che ha fatto la storia di Zemanlandia, Peppino Pavone. Profilo diametralmente opposto a quello di Rubino (ha 74 anni) ma esperienza infinita. Ha condiviso ai tempi di Foggia con lo stesso Cangelosi tutta l’ascesa rossonera e i due si conoscono come gemelli siamesi. Certo, ha detto di preferire un giovane, ma se alla fine optasse per riportare in Campania l’esperto dirigente? Rubino è in vantaggio, ma le vie del Pinto sono infinite.