PLAYOFF NAZIONALI. La Casertana all’assalto della Juventus, l’amarcord di Ianniello: “Quel gol contro i bianconeri… La B? Faccio il tifo per i rossoblù”



Salvatore Ianniello

In occasione della doppia sfida tra Casertana e Juventus under 23 valevole per il playoff nazionale di Serie C riportiamo le dichiarazioni di Salvatore Ianniello rilasciate a Radio Caserta Tv. Ex centrocampista della Casertana e capitano nonché marcatore dell’ultimo scontro fra le due squadre, avvenuto in Coppa Italia nel 1985.

 



Ha avuto la fortuna di giocare contro una squadra importantissima come la Juventus nel 1985, che emozioni ha provato a misurarsi con gente del calibro di Michel Platini, Scirea, Laudrup e Cabrini?

 “Fu una bellissima esperienza e che emozione segnare anche se perdemmo. La Juve all’epoca era una squadra incredibile e per noi di Caserta affrontarla ha significato tanto, perchè incontrare società così blasonate non succedeva spesso. Adesso la situazione è diversa, si parla dell’under 23 e di una squadra più abbordabile, infatti chiaramente parliamo di Serie C. Ma comunque stiamo parlando di un osso duro, con una difesa molto forte, ma nonostante ciò sono fiducioso, grazie al vantaggio che ci dà la possibilità di poter finire in pareggio le due partite, a causa del miglior posizionamento nelle rispettive classifiche. Speriamo solo di giocare un pò meglio rispetto all’ultima partita contro il Cerignola.”

 

Quindi, ormai, vivendo anche qui a Caserta segue spesso i rossoblù?

“Sì, la seguo sempre, mi sono anche abbonato a Sky per poterla vedere anche quando sono impegnato in negozio, dobbiamo ringraziare il presidente per il modo in cui ha allestito una squadra in poco tempo senza sapere in che campionato avremmo giocato, spendendo anche tanti soldi. Speriamo anche che la fortuna ci assista, perché a questi livelli ce n’è bisogno.”

La Casertana può aspirare ad arrivare in B?

“Come già detto servirà un pò di fortuna, la squadra è buona ma secondo il mio onesto parere non la migliore, perchè il livello è parecchio alto. Si vedrà.”

Salvatore Fabrocile


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