MONDRAGONE – Si è conclusa la scorsa settimana la stagione in casa Mondragone, la stagione del ritorno al calcio della squadra del capoluogo domizio. Società e tifoseria non si aspettavano di certo un finale che ha lasciato di stucco tutto l’ambiente di fede granata. La partita tra i padroni di casa il Casapesenna e il Mondragone City è stata sospesa dal direttore di gara al minuto 13′ del primo tempo supplementare. Il Casapesenna con una splendida ripartenza segnava la rete del raddoppio. Durante i festeggiamenti per la realizzazione del gol venivano fortuitamente a contatto il mister locale e l’assistente di linea, il quale subito richiamava l’attenzione dell’arbitro per fare espellere l’allenatore. Da quel momento dalla panchina del Mondragone si alzavano diversi dirigenti e calciatori che con fare minaccioso si avvicinavano al guardalinee credendo che avesse segnalato qualche irregolarità nel gol appena realizzato. In particolare il numero 8 del Mondragone si avvicinava alla panchina locale con atteggiamenti non proprio amichevoli scatenando una rissa e provocando la sospensione della partita. Dopo qualche giorno la sentenza che ha sancito il passaggio del turno alla finale per la promozione nel campionato superiore alla compagine biancoceleste di Casapesenna. A questo e a quanto accaduto, Mario Pagliuca ha voluto dare una spiegazione a quanto avvenuto.
“ Siamo andati a Casapesenna a giocare questa gara. Abbiamo trovato un ambiente molto ostico e c’è stato un episodio che ha scatenato questa rissa. Siamo stati scortati dalle forze dell’ordine e la nostra tifoseria è stata esemplare. Abbiamo preso 1000 euro di multa e un nostro calciatore ha riportato un trauma cranico. Queste cose hanno dell’assurdo. Andiamo avanti per la nostra strada. Per quanto riguarda il futuro del Mondragone a breve ci saranno importanti novità riguardo alla scelta tecnica. Ad oggi non siamo morti, abbiamo riportato il calcio a Mondragone dopo 2 stagioni, ci abbiamo messo tanta passione e la faccia riportando inoltre tante famiglie e ragazzi al campo”.