Alla vigilia della gara contro la Casertana in casa Giugliano ha parlato il tecnico Bertotto:
“Casertana? Ha fatto un grande campionato, è una squadra forte e con giocatori importanti, allenati molto bene da Cangelosi, un tecnico preparato. È una realtà solida del nostro girone e del panorama italiano del calcio. Vanno fatti i complimenti. Le difficoltà che emergono in questo girone, a due giornate dalla fine, si vedono proprio dalla classifica: è ancora tutto aperto. Loro strizzano l’occhio nel guardare in avanti, la partita sarà difficile e tosta. Le motivazioni vanno rifocalizzate, ma non ho dubbi che questo accadrà perché i ragazzi hanno imparato una lezione ulteriore. Vogliamo proseguire nel nostro cammino e farlo nel migliore dei modi.
Condizione? Il dato fisico è assolutamente di primissimo ordine. È un’attitudine mentale. Bisogna capire che, quando ti spingi oltre, devi imparare a fare un altro step. Non è facile, ma va fatto. Dobbiamo ragionare come chi sa stare lì. Siamo stati in grado di arrivare fino a qua, con pregi e limiti. Dobbiamo limare questi ultimi per esaltare i pregi che abbiamo. Lo step di crescita ora è più faticoso, ma è un nostro dovere arrivarci. Portieri? Russo sta bene, ha recuperato. Non possiamo dire nulla a Scognamiglio, è un ragazzo che abbiamo trovato in un momento di estrema necessità. Si è calato nella volontà di darci una mano. Quella con il Monterosi è stata una partita che dovevamo interpretare diversamente e potevamo vincerla con le nostre capacità, dovevamo essere più bravi ad aiutarlo. Analogie con la Casertana? Ci sono i punti e quindi il gap tra le due squadre è reale. Bisogna dire che Cangelosi ha fatto il suo percorso con la Casertana dall’inizio, io no. Sono due squadre con concetti simili, questo è vero, e che esprimono un buon calcio. La determinazione di tutto è nell’espressione che uno riesce a dare”.