Tre anni a Caserta e uno a Taranto. Un indimenticato doppio ex della sfida che andrà in scena sabato pomeriggio al ‘Pinto’ è senza dubbio Teodoro Piccinno. Una mezz’ala dotato di grande tecnica e velocità. Tre anni all’ombra della Reggia e protagonista di grandi battaglie.
Casertana-Taranto non è mai stata una gara banale…
“Tradizionalmente al Pinto la Casertana ha sempre fatto bene col Taranto. Ricordo quando li battemmo prima in C1 l’anno che furono promossi in B per 3-0 e poi in cadetteria nel ’92 con un altro 3-0. Ho vissuto tre anni a Caserta davvero straordinari. Con la Casertana di Caramanno arrivammo terzi offrendo un calcio spettacolare e di categoria superiore. Poi l’anno dopo vincemmo il campionato e la stagione successiva perdemmo la B proprio nello spareggio contro il Taranto. Sicuramente i ricordi più belli li ho di Caserta anche se a Taranto non mi sono trovato male. Mi volle il compianto mister Vitali che mi notò nella gara di Ascoli e accettai. Poi fu esonerato e arrivò Caramanno in panchina che ritrovai dopo l’esperienza a Caserta”.
Ascoli fu l’ago della bilancia della storia rossoblù…
“Quello spareggio neppure lo dovevamo fare perché il Taranto l’anno dopo fu penalizzato per la combine col Pescara. Sarebbero dovuti retrocedere loro direttamente anche perché noi facemmo una lunga rincorsa per poi giocarci il tutto per tutto nello spareggio. Fu una battaglia e perdemmo nei tempi supplementari per un pasticcio in fase di costruzione. Quella partita mi ha segnato molto, non meritavamo di retrocedere”.
Sabato le due formazioni si rincontreranno in quello che può essere considerato un antipasto dei playoff.
“Stanno disputando un gran bel campionato. Forse la Casertana poteva ritrovarsi in una posizione di classifica migliore. Fino a dicembre sembrava davvero poter dire la propria fino alla fine, poi ha avuto un calo e adesso si gioca comunque un piazzamento interessante nella griglia playoff. Ha giocatori validi, di categoria e spero possa farcela a salire in B anche se è un percorso piuttosto lungo”.
Un girone che parla campano. Juve Stabia praticamente in B. Poi Benevento e Avellino.
“La Juve Stabia è stata la più costante. Non sono riusciti a mantenere il passo delle vespe compagini come l’Avellino che adesso è in lotta solo per il podio. L’importante sarà arrivare il più in alto possibile per avere il fattore campo a favore nei playoff”.
Infine un saluto ai tuoi vecchi tifosi casertani
“Ho un legame speciale con Caserta. Mi sono sposato a Caserta nel ’91, la gente mi ha voluto bene dall’inizio sia come uomo che come calciatore. Ho avuto la fortuna di avere il presidente Cuccaro e l’Amministratore Bove che sono stati grandi dirigenti e persone stupende. Tornai a Caserta nel 2007 per una partita di beneficenza e mi emozionai a calcare quel terreno che ci vide protagonisti di grandi vittorie. Spero di tornarci magari per festeggiare la B”.