Lamberto Zauli, tornato sulla panchina del Crotone dopo 5 giornate, si difende dalle accuse e si toglie qualche sassolino dalla scarpa, ma soprattutto difende i giocatori. «I numeri parlano chiaro – dice Zauli – io ho collezionato 41 panchine col Crotone, di queste ho raccolto 8 sconfitte, dieci se consideriamo i tempi supplementari a Cremona e i rigori col Catania in Coppa Italia. Mi sembrano numeri di una persona che cerca di fare bene. Nonostante le critiche». Poi Zauli aggiunge: «Se Tumminello lo scorso anno ha segnato solo un gol e quest’anno molti di più posso prendermi il merito? Io creo rapporti personali con i giocatori e con le persone che lavorano con me. Ma non sono amico dei calciatori, non mi vado a mangiare la pizza con loro per amicizia, io lavoro con loro».
E sui giocatori aggiunge: «Quando abbiamo perso non mi pare che qualcuno potesse dire che la squadra ha giocato contro di me, abbiamo perso e basta. Così come quando vinciamo. Io nella mia carriera non ho mai visto un giocatore che scende in campo cercando di perdere. E voglio aggiungere ancora che i calciatori sono la parte più importante perché senza di me in panchina l’arbitro fischia l’inizio senza i giocatori in campo la partita non si gioca. Ecco perché io sto con loro».
Zauli poi aggiunge: «Mancano sei partite, io ci metto la faccia. So che questa squadra può farcela perché a gennaio eravamo a sei punti dalla prima in classifica e so che possiamo ancora fare molto. Ma quello che mi auguro è soprattutto di non sentire più le cose che ho sentito in questi giorni». (Fonte: calciocrotone.it)