Da poco ha terminato la conferenza stampa pre Avellino-Casertana il tecnico dei biancoverdi Michele Pazienza che ha dichiarato: “Casertana? Ha calciatori importanti, arriva da una vittoria ottenuta nei minuti finali e quindi è carica di fiducia e autostima. È una squadra che non dà punti di riferimento, nelle ultime gare ha cambiato sistema di gioco. Sgarbi? È un ragazzo giovane, ha avuto un impatto importante, gli avversari non lo conoscevano ed era una sorpresa. Oggi quando le squadre ci studiano, Sgarbi è il primo riferimento e di conseguenza per lui è difficile fare quello che ci ha fatto vedere nella prima parte di stagione. Fisicamente ha avuto un piccolo calo, ma è fisiologico. La soluzione è mantenerlo in campo per superare questo piccolo calo”. È un derby molto sentito, una partita tra due squadre ben costruite e che occupano i piani alti della classifica. Noi arriviamo con quella voglia di rivalsa, di cercare in tutti i modi di risolvere il momento che stiamo vivendo. Dovremo dare il massimo per risolvere questo problema che ci sta facendo male e che ci sta danneggiando. Ghidotti? Quando i risultati sono negativi, non possono essere determinati da un singolo calciatore. Sui gol le responsabilità sono di più giocatori e non di uno. 4-3-3 dal primo minuto? Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Deve essere una soluzione in più, senza dimenticare che il 3-5-2 ha prodotto 45 punti che non sono tantissimi per l’obiettivo che vogliamo raggiungere, ma nemmeno pochi. Le certezze che siamo riusciti a costruire dobbiamo tenercele strette. Dal punto di vista fisico qualche acciacco c’è. Tito avverte ancora qualche problema all’adduttore, per Varela dovremo capire il da farsi, poi c’è qualche acciacco dovuto alla fatica e che dovremo valutare nei prossimi allenamenti. Chi scenderà in campo dal primo minuto dovrà essere al massimo della condizione. Per quanto riguarda l’aspetto mentale, quando ci sono delle difficoltà, non si ha la possibilità di lavorare con la serenità giusta. È una cosa che fa parte del nostro lavoro e che dobbiamo affrontare. Capisco la rabbia dei tifosi, veniamo da risultati casalinghi che hanno rovinato il percorso costruito nei mesi. In questo momento, però, abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi dal primo minuto al 95′. Per questo motivo lunedì sera ci riscalderemo sotto la Curva Sud, in modo da sentire l’abbraccio del pubblico. Frascatore, Rocca e D’Ausilio titolari? Sono giocatori che hanno spostato gli equilibri determinati dalla gara, è un aspetto positivo e che mi lascia pensare che possano giocare dal primo minuto lunedì. A partita in corsa, però, possono darci quella spinta che ci serve. Leader? Ci parlo ogni settimana. Il mio compito è quello di spronarli a guidare il resto dei ragazzi. Entro poco nello spogliatoio, perché credo che vada gestito dando delle responsabilità a chi può assumerle. Il mio intervento c’è solo quando queste difficoltà non vengono superate, ma fino ad oggi non ci sono state difficoltà che non sono state superate. Da questo punto di vista non sono preoccupato. In campo sicuramente abbiamo il dovere di fare qualcosa in più. Ultimi minuti di Potenza? Dopo il gol del vantaggio la squadra si è abbassata perché probabilmente aveva speso tanto mentalmente e fisicamente. Anche dopo il 2-1 abbiamo avuto due-tre situazioni che potevamo sfruttare meglio”.