In quattro anni di serie D mai così in basso il Matese. Il 2023 si era chiuso con un pesante ko sul campo del Chieti e il nuovo anno si è aperto con una sconfitta interna contro L’Aquila. Certo, al cospetto della vice capolista poco si poteva fare perché se i verdeoro sono il fanalino di coda del girone F un motivo ci sarà. Quello che però inquieta la tifoseria e anche la dirigenza è la mancanza di reazione dopo aver subito il gol. Ultimo attacco del girone, quart’ultima difesa e appena due punti nelle ultime sei gare. Il calendario certo non aiuta perché fino alla sosta dell’11 febbraio ci saranno Campobasso, Senigallia, Atletico Ascoli e Tivoli. Le prime due sono a dir poco proibitive, le altre saranno veri e propri scontri diretti. Ma il 28 gennaio e il 4 febbraio il Matese dovrà arrivare con qualche punto in più in classifica per evitare di perdere contatto con le altre e in particolar modo la terz’ultima posizione che dista quattro punti. Vero che la classifica è molto corta con sette squadre in cinque punti, ma è giusto ragionare step by step e allontanarsi innanzitutto dalle ultime due posizioni di graduatoria. In questo frangente sembra salda la posizione di mister Urbano che dopo le recenti salvezze, sta incontrando maggiore difficoltà quest’anno nel trovare l’equilibrio. A volte sembra che la squadra non riesca a recepire le indicazioni dell’allenatore che si sgola e si dispera in panchina senza però riuscire nel proprio intento. Il nuovo patron Matera ha più volte ribadito che Urbano non si muoverà dalla panchina fino al termine del campionato. Una sorta di blindatura a prescindere dai risultati che però per forza di cose dovranno cambiare se si vorrà conservare la serie D per un’altra stagione.