CASORIA – Il vaso di Pandora è stato aperto. E questo provoca una linea di demarcazione da cui non si può tornare indietro. La distinta, presentata dal dirigente accompagnatore del Casoria sabato scorso in occasione della partita contro l’Albanova, chiarisce ancor di più la situazione sconcertante di questo scandalo calcistico. Effettuando un controllo sulla piattaforma su cui vengono tesserati tutti gli atleti che giocano a calcio, esce fuori un quadro che dire incredibile è poco. Un solo calciatore su undici è tesserato con il club che si chiama ufficialmente A.S.D. Casoria Calcio 2023 – La Rinascita. Uno solo ha diritto a scendere in campo con quella squadra. Ma ancora più grave è il resto, con 4 persone attualmente svincolate ed addirittura 6 che non hanno mai avuto un tesseramento calcistico. Tradotto: 6 atleti scesi in campo con il Casoria non hanno mai giocato a calcio in vita loro o perlomeno non sono mai stati tesserati da una squadra di calcio. Semplicemente sono stati presi dalla strada per giocare in cambio di 50 euro a partita.
CLAMOROSO. Un vero e proprio scempio che sporca il volto di un intero movimento, quello calcistico campano, che è tra i più popolosi d’Italia. Tutti si chiedono come è possibile una cosa del genere, tra l’altro nel campionato di Eccellenza che è la massima categoria regionale. Tutti si chiedono com’è possibile che ad ogni altra società è richiesto di rispettare le regole, tesserare i calciatori, scendere in campo perfettamente e poi al Casoria viene permesso di giocare senza calciatori tesserati, di fare riconoscimenti fasulli e scendere in campo solo perché è stata promessa la cifra irrisoria di 50 euro (CLICCA QUI PER LEGGERE). Roba da campionato del bar ed invece qui parliamo di Eccellenza. Tutti si chiedono, infine, il ruolo dell’arbitro: anche senza tabulato del club, quest’ultimo non ha diritto a non far giocare i calciatori ma come nell’occasione di sabato, avrebbe fatto una chiamata presso gli organi competenti, i quali gli avrebbero detto di far giocare la gara.
AUDIO WHATSAPP. Le prove sono inconfutabili: digitando sulla piattaforma nomi, cognomi e date di nascita, si scoprono le lacune di un settore che sta facendo acqua. Ed in più ascoltando gli audio che stanno girando su whatsapp, alcuni di questi ragazzi hanno confermato che stanno giocando senza tesseramento, sicuri (nella loro ingenuità) di non rischiare nulla perché perdono con punteggi esagerati (23-0, 16-0) e con numeri di tesserini messi in distinta che appartengono ad altri calciatori. Qualcosa di grottesco per cui tutto il movimento calcistico campano spera che domenica avvenga la parola fine, una volta per tutte.
I RISCHI. Perché al di là dell’aspetto calcistico, la priorità è la tutela della salute di chi scende in campo. Tutela che appartiene non solo al presidente della squadra (in questo caso il Casoria), bensì i responsabili regionali e nazionali della FIGC che devono vigilare affinché tutto venga svolto in maniera limpida. Fino ad ora non è accaduto nulla ma cosa succederebbe se uno di questi ragazzi, mai tesserati e quindi senza visita medica, svenisse in campo od avesse un malore perché non è preparato atleticamente per disputare un campionato duro come l’Eccellenza? Ci si rende conto che si rischia tantissimo e la responsabilità è penale oltre che sportiva? Senza pensare al fatto che ragazzi mai tesserati possano rendersi autori di falli da gioco tali da generare infortuni a calciatori veri, poiché non sono abituati a giocare ad un tale livello e quindi creando un danno ad altra società.
CLIMA CALDISSIMO. Ma chi di dovere, le autorità competenti, cosa stanno aspettando per fermare questa vergogna? A quanto ci risulta, il Comitato FIGC Campania ha fatto un esposto in Procura Federale ma sull’argomento non si è ancora pronunciato pubblicamente. Nel frattempo, questo trend va avanti da oltre un mese ed il Casoria è atteso domenica alle 11, dalla sfida contro il Castel Volturno al “San Mauro”. Qualora avvenisse la quarta rinuncia, il club verrebbe escluso dal campionato. Il clima è caldissimo con i tifosi del Casoria che si stanno mobilitando per dire basta a questo scempio, pronti a difendere la storia di una piazza storica e l’onore della maglia (CLICCA QUI PER LEGGERE). A prescindere da tutto: anche se dovesse chiudersi domenica, questo resterà per sempre uno dei capitoli più bassi del calcio campano ed italiano, a cui il Sistema Calcio non ha messo un limite anzi ha fatto proseguire fino ad ora. Un brutto precedente che non deve ricapitare. Mai.
DISTINTA CASORIA CONTRO L’ALBANOVA
1 O. svincolato
2. R. mai tesserato
3. B. tesserato
4. T. mai tesserato
5. Mo. mai tesserato
6. Pu. svincolato
7. V. mai tesserato
8. Pi. mai tesserato
9. Mu. mai tesserato
10. Io. svincolato
11. Ia. svincolato