CASERTA – Con la fucilata decisiva contro la Turris il pubblico casertano ha conosciuto finalmente il sinistro mortifero di Adriano Montalto. Dopo le due reti siglate in trasferta a Brindisi ed a Cerignola (con tanto di doppio assist), l’attaccante di Erice ha rotto il ghiaccio anche al “Pinto”, concretizzando il terzo sigillo in maglia rossoblu. L’ex Ternana ha impiegato cinque partite per trovare confidenza con la sua nuova squadra ed a partire dalla trasferta pugliese si è sbloccato. L’antipasto era giunto nel big match con la Juve Stabia, con la rovesciata che è andata a sbattere sulla traversa: ora invece è tutto perfetto e la palla in fondo al sacco con un mancino di potenza inaudita.
IL SOPRANNOME. Nella sua carriera sviluppata tra Serie B e C, con 355 presenze e 91 reti, il centravanti di 1.86m si porta appresso un soprannome originale. Lo chiamano infatti “Tagliagole” per una esultanza tutta particolare che riprende il gesto di un famoso wrestler di qualche decennio fa, Chris Benoit. Un gesto che venne eseguito per la prima volta durante la stagione 2017-2018 con la Ternana, quando siglò il record di quattro reti in una sola gara (Ternana-Pro Vercelli 4-3) e la grande doppietta in rimonta a Perugia nello storico derby umbro finita 2-3. In quell’anno il suo allenatore Sandro Pochesci, ex trainer della Casertana con cui ha dato il meglio di sè, lo soprannominò anche in un altro modo, “Animale“, per la sua prestanza fisica e potenza, ovviamente, ma anche per la sua personalità prorompente in campo e fuori. Una forza nel tiro che domenica ha lasciato a bocca aperta il pubblico del “Pinto” che si gode il suo bomber.