CANGELOSI CONTRO CANEO. Casertana-Turris e il duello tra i vice storici di Zeman e Gasperini

Sfida molto stimolante tra i due allenatori



Vincenzo Cangelosi e Bruno Caneo

CASERTA – Due filosofie di gioco a confronto. Casertana-Turris sarà soprattutto il duello tra Vincenzo Cangelosi e Bruno Caneo. I trainer delle due compagini hanno idee ben chiare, strutturate su anni ed anni di legame con allenatori che non si sono limitati a gestire le proprie squadre bensì a creare concetti innovativi di calcio. Da una parte Cangelosi, storico vice di Zdenek Zeman per oltre trent’anni, dall’altra Caneo, vice di Gian Piero Gasperini nelle esperienze con Genoa ed Inter in 6 stagioni complessive.

MODULI. Se un punto in comune c’è tra i due, è il ritmo forsennato che viene imposto alle partite, con un pressing asfissiante imposto per recuperare nel più breve tempo possibile la palla. Quando gioca la Casertana o la Turris, te ne accorgi in un istante. Di differenze ce ne sono molte, a partire dal modulo, con il trainer corallino di Alghero crede ciecamente nel 3-4-3 mentre il tecnico di Palermo si affida al 4-3-3 ma non è troppo rigido, tanto che in diverse fasi di partite di quest’inizio di stagione ha scelto il 3-5-2, ritenendo che fosse lo schema migliore per le caratteristiche dei calciatori rossoblu.



IDEE DI CANEO. Difesa a 3 per Caneo che gioca la maggior parte delle volte con due terzini adattati come difensori centrali esterni, proprio perché hanno le caratteristiche e il piede giusto per giocare sulle fasce. Il gioco della Turris si sviluppa quasi esclusivamente sulle fasce. L’azione parte da dietro, con uno dei due centrali laterali che cerca lo scambio con l’esterno di riferimento, la mezz’ala, ed anche l’ala. I calciatori cercano in continuazione dei triangoli, o rombi, mobili, che danno la possibilità al portatore di palla di avere molte soluzioni, e allo stesso tempo creando la superiorità sulla fascia.

FILOSOFIA DI CANGELOSI. Tanti sono gli uno contro uno imposti da Caneo: una soluzione che potrebbe sorridere agli uomini di Cangelosi che sono molto bravi in tale abilità. In questo campo Curcio, Carretta, Turchetta, Taurino e Tavernelli potrebbero andare a nozze contro la difesa più perforata del girone (ben 24 reti). Il Casertana in fase di possesso giocherà con la difesa a 4, con i due terzini che hanno il compito di agire su tutta la fascia di competenza, vista la volontà di Cangelosi di far venire a giocare tra le linee i due esterni d’attacco, con gli interni di centrocampo pronti ad inserirsi e sempre in proiezione offensiva. Nella costruzione dal basso i due centrali si allargano sul vertice dell’area di rigore, i terzini si alzano a livello della panchina e i tre centrocampisti spesso ruotano scambiandosi di posizione, rendendo difficile la loro marcatura. Una volta superata la prima linea di pressione, nella fase di sviluppo e di rifinitura gli esterni d’attacco convergono verso il centro, lasciando la fascia libera per gli inserimenti dei terzini.

A CONFRONTO. A prescindere da tutto, la sfida del “Pinto” tra Casertana e Turris sarà un grande spettacolo serale, con il fischio d’inizio delle 20.45 che lo rende un giusto posticipo. I falchetti proveranno a proseguire la striscia vincente e rimpinguare una classifica che vede i falchetti al sesto posto a 17 punti, a 7 lunghezze dalla capolista Juve Stabia. Di parer loro i corallini, invece, vogliono riscattarsi da un momento negativo, con 6 sconfitte nelle ultime 7 gare che hanno fatto sprofondare il team del presidente Colantonio fuori dalla zona play-off, a quota 13 punti. Da annotare anche i goal fatti e subiti (15-14 per i falchetti, 20-24 per i napoletani). Numeri di una super sfida tra Casertana e Turris che è soprattutto il confronto tra le filosofie di Cangelosi e Caneo.

 

 


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