CASERTA – È bastato poco ad Alessio Curcio per entrare nel cuore dei tifosi rossoblu. Durante la partita contro il Benevento, l’esterno offensivo (che all’occorrenza può agire da attaccante centrale) è stato incitato dal pubblico per le sue giocate e per le folate che, soprattutto nel primo tempo, hanno messo in difficoltà la retroguardia ospite. Arrivato da esattamente dieci giorni, l’ex Foggia è uno dei perni principali del 4-3-3 di Vincenzo Cangelosi, che lo ha avuto con sé due anni fa, quando era vice di Zdenek Zeman.
L’ATTEGGIAMENTO. Elettrizzato dagli oltre 6mila del debutto, Curcio esordisce in conferenza stampa, parlando dell’atteggiamento della squadra: “Come prima partita, l’aspetto più importante era evitare di sbagliare l’atteggiamento, combattere su ogni pallone perché fondamentalmente ci conosciamo pochissimo, abbiamo iniziato a lavorare insieme da una settimana. Con una crescita della condizione fisica e della conoscenza tra di noi riusciremo ad avere situazione differente. Riuscivamo a venire fuori dalla pressione, ma poi ci mancava la forza per riuscire ad andare a concludere e a renderci effettivamente pericolosi. Conoscendo il modo di lavorare del mister, sono convinto riusciremo a toglierci delle soddisfazioni”.
LA RIVELAZIONE. Il suo arrivo è stato un ‘parto’ più lungo del previsto, poiché Alessio ha riflettuto sulla scelta di lasciare Catanzaro e la B appena conquistato per tornare in C. Decisivo per l’approdo all’ombra della Reggia l’allenatore palermitano: “Cangelosi ha inciso al 99% sulla mia scelta. Ho riflettuto fino all’ultimo perché ero incedibile, poi è successo altro e non c’erano tantissime scelte. Il mister ha contribuito molto perché già lo conoscevo, come allenatore è fortissimo e lo è ancora di più a livello umano. Mi sono trovato molto bene con i miei compagni, abbiamo fatto quello che ci viene chiesto anche se bisogna affinare la conoscenza. Mi dispiace per Carretta, era abbastanza bersagliato”.
UN BENEVENTANO CONTRO IL BENEVENTO. L’atleta classe ’90 commenta poi la sensazione di affrontare la sua città d’origine: “E’ stata un’emozione forte, sono nato e cresciuto a Benevento. Quando si affronta la squadra della propria città è sempre un’emozione particolare. La prova è stata anche di sacrificio, ma oggi bisognava cercare di rendere al massimo tutti insieme, lavorando da squadra e penso che lo abbiamo fatto molto bene. Da quello che so io, in passato non c’è mai stata occasione di venire al Benevento. Questa estate, quando è successo il fatto di Catanzaro, sapevo che c’era stata una chiacchiera, poi sono state fatte altre scelte”.
PROSSIMO MATCH. Infine il nuovo beniamino dei tifosi rossoblu anticipa il discorso con il Latina: “Stanno facendo molto bene, l’ho incontrata col Catanzaro in ritiro e ci hanno messo in difficoltà durante un’amichevole. E’ una squadra organizzata e preparata, hanno un ritmo alto. Cercheremo di recuperare al massimo le energie”.