CASERTA – Grazie. È la parola che i tanti eroi della vittoria dei play-off dovrebbero ricevere e stanno ricevendo dai tifosi della Casertana. Grazie, perché se i falchetti tornano in Serie C in virtù del ripescaggio, il merito è di quei calciatori che non si sono persi d’animo, malgrado il terzo posto in classifica della stagione regolare, e nella fase post season hanno dato un senso ad una annata che, senza quelle due partite (ed anche la vittoria con la Palmese all’ultima giornata), era stata già accantonata come fallimentare.
IL SACRIFICIO ECONOMICO. Invece, grazie al pirotecnico e sofferto pareggio contro l’Arzachena (la traversa di Doratiotto ed il palo di Bolo stanno ancora vibrando al Pinto) ed al blitz di Pagani, ora i rossoblu sono quasi in Serie C dopo due anni di inferno. È vero che, economicamente, il principale artefice è il presidente Giuseppe D’Agostino che ha sborsato complessivamente 1 milione e 19mila euro ma senza di loro, senza i calciatori guidati perfettamente da Vincenzo Cangelosi, ora Caserta scorgerebbe il professionismo dal binocolo.
TRIBUTO AGLI EROI. n questi giorni i vincitori dei play-off stanno salutando la città della Reggia in maniera silenziosa, perché l’attenzione è tutta rivolta al ripescaggio. Da Francesco Sabatino e Mauro Bollino al Trapani a Raffaele Vacca al Siracusa, da Angelo Guida alla Turris a Christian Cugnata allo Spezia in B fino a Stefano Manzo alla Gelbison e Lorenzo Liurni alla Nocerina. E senza dimenticare l’indimenticato bomber Nicola Ferrari che si è trasferito al San Marzano dopo una stagione in cui ha messo a segno sigilli fondamentali per il sogno Serie C. Loro, come gli altri che andranno via e chi resta, vanno tributati con un grazie. Senza gli eroi della stagione 2022/2023, il professionismo sarebbe ora una chimera ed invece adesso manca solo l’ufficialità.