CASERTA – “Finalmente si è vista una partita di calcio vera, che difficilmente si vede in questa categoria“: l’esordio di Vincenzo Cangelosi sgombra il campo da ogni pensiero diverso su qual è la priorità del suo pensiero calcistico. Il trainer rossoblu privilegia la bellezza, come sempre ha fatto: il gioco svolto in un certo modo consente di ottenere il risultato. Secondo la sua mentalità, non c’è risultato senza gioco: trent’anni da vice di Zdenek Zeman si trasferiscono in ogni idea, in ogni concetto, in ogni scelta. Diversamente la pensano tanti tifosi che guardano solo al punteggio ma nel caso di ieri anche la mancata vittoria va presa positivamente: il pareggio nel pirotecnico 3-3 contro l’Arzachena di Marco Nappi consente ai falchetti di passare il turno e conquistare la finale play-off contro la Paganese (CLICCA QUI PER LEGGERE).
PARTITA DI CALCIO VERO. Nella conferenza stampa post partita il tecnico Cangelosi parla divertito della partita. Qualche coronaria sarà saltata per i continui capovolgimenti di fronte ma ciò che ha vinto è stato il calcio: “Mi aspettavo una partita di questo tipo e l’avevo preparata così. Sapevo che andavamo ad incontrare una delle migliori squadre del girone. Ieri si è vista finalmente una partita di calcio vera, che difficilmente si vede in questa categoria. Le due squadre hanno giocato dall’inizio alla fine. Cercavamo di controbattere colpo su colpo. Potevamo vincere noi, potevano vincere loro. E’ stato importante arrivare in finale, ma anche aver offerto uno spettacolo di categoria superiore”.
L’ANALISI. Partita sulle montagne russe, che ognuno poteva vincere, nel segno del 4-3-3 scelto sia da Cangelosi che da Nappi: “Il cambio di modulo a gara in corso? Avevo ipotizzato che in una partita così equilibrata potessimo ritrovarci anche in svantaggio. A quel punto non avevo più bisogno di tenere quel sistema di gioco. Ho provato ad alzare di più, mettendo due attaccanti con gli esterni per provare a riequilibrarla. Siamo riusciti anche a ribaltarla e poi ho preferito tornare al 4-3-3 perché è un sistema che abbiamo più in testa. Poi purtroppo abbiamo preso un altro gol su palla inattiva. Che è l’unica nota della giornata che mi dà fastidio”.
RECUPERARE LE ENERGIE. Per il trainer di Palermo ora è fondamentale ricaricare le batterie: “Archiviamo questa partita e recuperiamo le nostre energie visto che non siamo abituati a giocare per 120’. Abbiamo un paio di acciaccati. Paglino per miracolo è riuscito a fare tutta la gara, non so come. E’ un fenomeno. Abbiamo un problemino con Sena e spero sia nulla di importante. Dobbiamo recuperare le energie e per questo ho concesso un giorno in più di riposo”.
LA FINALE. La Casertana si giocherà la vittoria dei play-off con la Paganese: ecco le parole dell’ex vice di Zeman: “La squadra ha dato il 110%. Andare sotto 1-2 e riuscire a fare quei dieci minuti con quella intensità e riuscire a ribaltare il risultato in una situazione come quella non era facile. E sono contento perché i ragazzi mi hanno dimostrato ciò che ho sempre pensato. Questa squadra se gioca con questa intensità e questa voglia difficilmente può andare sotto. La sfida con la Paganese? Ho cercato di arrivare più in alto possibile nella stagione regolare, ora abbiamo centrato la finale e da martedì penserò alla Paganese”