DAL BARCONE ALLA SERIE C. Un ex Gladiator e Casertana conquista la promozione

Stupenda stagione per l’esterno offensivo africano



Boubacarr Sambou

LEGNAGO – “Quando mi sveglio penso solo al pallone“: in un’intervista di alcuni anni fa Boubacarr Sambou descrisse in poche parole il suo amore per il calcio. Una passione sbocciata tardi perché l’esterno offensivo africano non aveva mai giocato a calcio a 11 in Gambia e solo in Italia ha iniziato a dilettarsi nel ‘campo grande’. Nel suo paese d’origine la lotta alla sopravvivenza lo ha spinto sempre a cercare un sostentamento, poi ad un certo punto ha deciso di stravolgere la sua vita ed ha intrapreso il viaggio che dal Gambia conduce in Europa.

LA PROMOZIONE. “Chiudi gli occhi e riaprili adesso”: sei anni dopo quella scelta, Bouba (così com’è chiamato affettuosamente da tutti) conquista la seconda soddisfazione più importante della sua giovane vita calcistica. Il ventitreenne (classe 2000), che nella scorsa stagione sportiva è transitato prima alla Casertana (3 presenze) e poi al Gladiator (13 presenze) ha conquistato la promozione in Serie C con il Legnago, club veneto della città in provincia di Verona che ha trionfato nel girone C di Serie D. Un successo a cui Sambou ha contribuito con prestazioni altisonanti e la bellezza di 11 reti in 36 presenze (7 reti in campionato e 4 in Coppa Italia): l’ex calciatore di Serie A Massimo Donati ha creduto ciecamente in lui tanto da schierarlo in tutte le partite.



BOUBA. Ma per Sambou la Serie C non è una novità, poiché l’ha già conquistata nella stagione 2018/2019 con la maglia del Picerno. Lì ha stretto i rapporti con Emmanuele Tedesco, attuale attaccante del Gladiator ed anche rapper col nome Falso Nueve di cui è un accanito fan, ascoltando ogni giorno le canzoni. Tedesco è uno dei tanti amici che Bouba, ragazzo solare e simpatico, ha conosciuto nella sua vita. Iniziata in Gambia, passata per Senegal, Mali, Mauritania, il deserto in 4 giorni, l’inferno della Libia (fatto prigioniero, si è guadagnato la libertà “grazie a una persona araba che mi ha offerto denaro in cambio di un lavoro”) ed infine Italia. Dopo tanta sofferenza, il calcio ha cambiato la sua vita. Sempre con il sorriso sulla bocca. Ogni giorno come ogni partita.


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