CASALNUOVO DI NAPOLI – Immergersi nel calcio femminile è un’esperienza formativa che allarga gli orizzonti di un allenatore. Lo scorso 21 ottobre Carlo Sanchez compie il passo, accettando la proposta del Pomigliano, club che milita per la seconda stagione consecutiva in Serie A. Per uno come lui, reduce da anni ed anni di calcio maschile dalla Promozione alla Serie D, la nuova avventura è un ingresso in un mondo in cui il ‘peso’ del professionismo è tangibile in tutti gli aspetti, con una disciplina che ogni giorno di più recupera rispetto al maschile.
L’ESPERIENZA. Scelto il 21 ottobre al posto di Nicola Romaniello, che aveva racimolato 1 punto nelle prime giornate, il trainer ex Real Marcianise ed Agropoli ha dato da subito una sterzata con i successi contro Parma e Milan. Le Pantere hanno ballato spesso tra le due parti della classifica, lottando contro chiunque (senza dimenticare della lontananza dal “Gobbato” e della disputa di quasi tutte le partite a Palma Campania). Basti pensare che le sconfitte contro Juventus ed Inter sono giunte sotto il minimo scarto. Il settimo posto della stagione regolare (14 punti in 18 gare) obbliga alla poule salvezza, con le ragazze di Sanchez che debuttano alla grande con il successo contro il Parma per 4-1: seguono però due sconfitte contro Sassuolo e Como che non aiutano, tanto che il distacco dalle ultime due posizioni da retrocessione è di tre lunghezze.
IL BILANCIO. Dopo l’1-3 interno contro le lombarde, il Pomigliano e Carlo Sanchez optano per la rescissione consensuale, di comune accordo, con il ritorno di Nicola Romaniello in panchina. Al termine di un’avventura che gli ha insegnato tanto l’allenatore traccia il suo personale bilancio: “Giudizio senz’altro positivo su una esperienza molto importante. Abituato a lavorare in un certo modo con i ragazzi, con le ragazze il rapporto è stato ancor più positivo, con tutte che mi hanno seguito per tutti gli allenamenti svolti. Sarà che la media d’età è bassa, molte possono essere mie figlie, per cui si è instaurato un legame forte con tutte. Dispiace che sia finita ma auguro il meglio alle ragazze ed alla società del presidente Pipola“.
PROFESSIONISMO. Le sue riflessioni sul mondo femminile: “Strutturalmente le ragazze sono diverse dai ragazzi mentre va detto che tecnicamente e psicologicamente non ci sono differenze. Ho visto da parte di tutte attitudine massima, una professionalità da massima serie ed una mentalità di lavorare come calciatrici professioniste, dall’alimentazione alla preparazione di allenamenti e gare fino al connubio con lo staff che non fa mancare nulla. Vivere questo mondo mi è servito molto per acquisire nuove conoscenze ed avere un contatto con una disciplina che mi ha sempre stuzzicato“.
COL PARMA. Il trainer di Casalnuovo ricorda i momenti più belli della stagione: “Tanti sono gli aneddoti che potrei raccontare ma su tutti preferisco evidenziare la bella vittoria per 4-1 contro il Parma, all’inizio della Poule Salvezza. Una prestazione eccellente, sono stato orgoglioso della grande unità e compattezza dell’intero gruppo. Ora auguro alle ragazze di salvarsi nelle 7 gare che mancano alla fine: sono sicuro che riusciranno nella conquista dell’0biettivo perché lo meritano per tutti i sacrifici che compiono”.
QUALCOSA BOLLE IN PENTOLA. Il futuro è già alle porte di Sanchez che anticipa: “Valuto ogni proposta di calcio femminile o maschile perché a me piace questo lavoro: ho fatto questa scelta diversi anni fa ed ogni giorno ne sono sempre più convinto. Qualcosa bolle in pentola. Dopo la fine del rapporto con il Pomi, c’è stato qualche contatto per una situazione che poteva già concretizzarsi qualche anno fa ed ora è diventata calda”.
BEARZOT. Infine l’allenatore chiude parlando del fratello Luigi, ritornato da dieci giorni sulla panchina dell’Angri: “Luigi (che lui affettuosamente chiama Bearzot ndr) è ritornato ad allenare il Cavallino con una vittoria importante contro l’Atletico Uri. Ora affronta la Casertana, squadra che l’anno scorso ha battuto due volte con la Mariglianese ed all’andata stava per proseguire nella striscia positiva, prima del pari subito a tempo scaduto. Di fronte si troverà una Casertana reduce dalla sconfitta a sorpresa a Portici (non l’avevo annoverato tra i passi falsi): mi dispiace perché Vincenzo Cangelosi è un ottimo allenatore e con lui ho visto un grande gioco. Domani mi auguro che esca una bella partita, con la Casertana vogliosa di riscattarsi ma di sicuro l’Angri, con Luigi, intende compiere un nuovo passo verso la salvezza”.