CASO COMBINE. Deferite Casertana e Paganese: ecco cosa rischiano

Flussi anomali di scommesse sulle partite di sette stagioni fa



Una veduta del Pinto

CASERTA – Il caso Combine torna ad aleggiare sulle teste di Casertana e Paganese. Le due società sono state deferite: giovedì 27 aprile avverrà l’udienza del Tribunale federale-Sezione disciplinare. Nel mirino degli inquirenti finirono le gare disputate dal Messina (l’Acr che ora non esiste più) contro la Casertana il 21 dicembre 2015 (i falchetti vinsero 4-1), contro la Paganese il 14 febbraio 2016 (2-2) oltre ad altri due incontri disputati dai peloritani in quella stagione con Martina Franca e Benevento.

IL FLUSSO ANOMALO. Come anticipato da Il Mattino: “A fronte della registrazione di flussi anomali di scommesse sui risultati di quelle gare, partì l’inchiesta della Procura della Repubblica di Messina. Lo scorso 4 aprile il processo penale per frode sportiva a carico di 17 imputati si è concluso con l’assoluzione. Non abbastanza, secondo la Procura federale per archiviare il caso. All’epoca dei fatti la guardia di finanza di Messina acquisì un’imponente mole probatoria con intercettazioni telefoniche, sequestri ed audizioni dei soggetti coinvolti. Materiale sufficiente, secondo gli inquirenti della Figc, per procedere comunque dinanzi al Tribunale federale”.



I RISCHI. Ma cosa rischiano i due club? Diversa la posizione di Casertana e Paganese. “Il club rossoblu è stato deferito per responsabilità presunta in illecito sportivo, ma va precisato dei tesserati rossoblù dell’epoca. Da parte della Procura, infatti, non c’è riferimento al team che non dovrebbe rischiare nulla”.

“Più complicata la posizione della Paganese: sempre per illecito sportivo la Procura federale chiede la retrocessione degli azzurrostellati all’ultimo posto in classifica o l’esclusione dal campionato di competenza (articolo 30 comma 4). Tra le decine di soggetti indagati e poi assolti dal tribunale di Messina per quei fatti, oltre all’ex calciatore Arturo Di Napoli (ai tempi allenatore della compagine peloritana) e all’attuale portiere del Verona Alessandro Berardi, figurano anche il dirigente della Paganese Cosimo D’Eboli e Gianluca Grassadonia. Anche loro sono stati deferiti dalla Procura federale“.


error: Content is protected !!
P