E’ durata poco più di mezz’ora la gara del Gladiator contro il Lavello. Nerazzurri sconfitti 3-2 dai lucani che bissano il successo dell’andata lasciando i sammaritani in piena zona playout. Nel post gara parola al ds Gaetano Romano che ha voluto metterci la faccia in un momento molto difficile. “E’ doveroso chiedere scusa ai tifosi. Glielo dobbiamo dopo tutte queste sconfitte. Non parlo di campo, non entro in merito ad argomenti tecnici, ma bisogna farsi un esame di coscienza. Stiamo facendo di tutto per non far mancare nulla alla squadra ma la sconfitta di oggi non è pesante, di più. Sono tutte finali di qui a fine stagione e sinceramente mi aspettavo calciatori che gettassero l’anima e sudore in mezzo al campo. Io non ho visto tutto questo. Abbiamo perso uno scontro diretto che può essere pesantissimo. Dopo il primo gol siamo crollati. Soliti errori, solite stupidaggini e usciamo dal campo con un’altra sconfitta. Era il momento di dimostrare e ripagare gli sforzi e i sacrifici di questo club, ma non l’hanno fatto. Si devono passare una mano per la coscienza e dovranno dimostrare con i fatti il loro valore. Lo hanno fatto nel girone di andata e sappiamo che possono dare e fare molto molto molto di più. Affrontavamo un Lavello che era reduce da quattro sconfitte consecutive, lo davano per spacciato e invece era molto vivo, determinato. Come il Molfetta si è preso i punti ed è tornato a casa. E allora fermiamoci un attimo: è inconcepibile perdere in questo modo contro una diretta concorrente. Ci era stato chiesto di giocare a Cardito sfruttando il sintetico su cui ci alleniamo. Avremmo potuto sfruttare al meglio le nostre caratteristiche tecniche e a cosa è servito? Questi sono i risultati. Noi in questo momento di grande difficoltà certo non ci tiriamo indietro, restiamo vicino alla squadra e il nostro intento è quello di salvarci, anche se dovessimo attendere fino all’ultima giornata. Io ci sto mettendo la faccia e dovrebbero farlo anche tutti loro. Chiediamo scusa a tifosi, città che comunque ci hanno sostenuto e incitato in questi mesi. Santa Maria Capua Vetere è la mia seconda pelle e tutti sanno quanto amo questi colori. Più di quello che abbiamo fatto non possiamo fare, ora tocca ai calciatori. Mi auguro di averli pungolati, spronati perché sono loro che vanno in campo. Non sappiamo davvero che altro fare. Dimostrassero quanto valgono e ci facessero uscire da questa brutta situazione di classifica”.