SANTA MARIA CAPUA VETERE – Vittoria a tutti i costi. È questo l’imperativo categorico che anima il Gladiator, in vista della sfida delle 14.30 di domani, domenica 5 marzo, contro il Lavello. La partita verrà giocata allo stadio “Vittorio Papa” di Cardito, poiché la società ha fatto sapere sui propri canali social che sta sfruttando il turno di squalifica a porte chiuse (sanzione del Giudice Sportivo per il lancio di due bottigliette che hanno colpito un calciatore del Molfetta nell’ultima gara casalinga di tre settimane fa) per lavori di manutenzione a favore del terreno di gioco del “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere. I nerazzurri di Teore Grimaldi sono chiamati a mettere fine alla striscia di tre sconfitte consecutive e ritrovare i tre punti che mancano dalla sfida contro il Fasano.
LAVELLO IN CRISI. Una vittoria sarebbe un vero toccasana per i sammaritani, dal valore doppio, in considerazione del fatto che i lucani sono impelagati al penultimo posto. A parte i momentanei sprazzi di bel calcio, i numeri statistici vedono in difficoltà i gialloverdi, con i 19 punti conquistati in venticinque partite e con il ruolino di marcia non invidiabile di peggior attacco (18 reti siglate), peggior difesa (48 reti subite) e peggior differenza reti (-30). Ed in più non bisogna dimenticare la gara d’andata, con la rete nel finale di Lara Delgado che condannò il Gladiator ad una sconfitta dura da digerire.
IL TORO. Nella rosa allenata da Karel Zeman, figlio di Zdenek Zeman, milita sin da dicembre una vecchia conoscenza del Gladiator. Si tratta di Vincenzo Liccardi, il Toro di Pollena Trocchia che ha messo a segno 20 reti complessive nelle due esperienze con il Gladiator. Nella Serie D 2013-2014 siglò un goal contro il Taranto prima della cessione a dicembre, poi tornò nel 2018-2019 in Eccellenza e realizzò 17 goal in campionato e 2 in Coppa Italia: fra tutti i sigilli, i supporters sammaritani ricordano con grande emozione la rete decisiva nella semifinale play-off, vinta per 0-1 contro l’Afragolese al “Luigi Moccia”. Un sigillo che fu fondamentale nel percorso che portò ai play-off nazionali ed al ripescaggio in Serie D dell’estate 2019. Ma stavolta al Toro il Gladiator chiede strada per poter guardare con maggiore tranquillità al finale di stagione.