CASERTA – Quante storie si chiudono dietro un goal. Quanti aspetti diversi vengono raccolti in un semplice ed unico episodio. Domenica, la rete siglata al 98′ da Mattia Matese a Nola ha permesso ai falchetti di debuttare al meglio nel 2023, dopo un 2022 da cancellare, di regalare un esordio vincente al nuovo allenatore Vincenzo Cangelosi, di siglare il primo goal in carriera e soprattutto di mettere alle spalle un periodo difficile. Ebbene sì, tutto in un goal. Ma in questo momento l’attenzione è spostata su quanto la staffilata siglata all’ultimo minuto di recupero allo “Sporting Club” di Nola possa far bene psicologicamente al giovane centrocampista centrale classe 2001 dei falchetti che archivia l’infortunio dello scorso 4 settembre 2021. Con la maglia del Messina, Matese si fece male nel sentito derby contro il Palermo e riportò la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Da allora un lungo recupero che gli ha fatto perdere un’intera stagione.
NEL 2018 IL DEBUTTO A LIVORNO. Quest’anno ha iniziato nel Trapani, con un’avventura altalenante, ma appena si è aperta la possibilità di tornare all’ombra della Reggia, il ventunenne non ha battuto ciglio. Troppo forti le sirene di quella che lui considera casa. Dove è cresciuto nel settore giovanile ed ha debuttato in prima squadra a 16 anni, nell’agosto del 2018 contro il Livorno in Coppa Italia, a cui ha fatto seguito l’esordio in Serie C con la Sicula Leonzio il 26 dicembre 2018. Sempre con il numero 14 sulle spalle, il numero reso famoso da Johann Crujiff, che ha scelto per il suo ritorno a Caserta.
LA GIOIA PER IL GOAL. Domenica è entrato al 73′ al posto di Salvatore Tringali e l’ha decisa con un gesto raffinato ed elegante. Un goal dal valore inestimabile, come lui stesso ha commentato: “E’ la vittoria di tutti. Dobbiamo restare uniti per fare più punti possibili per voltare davvero pagina. Perché la Casertana non merita questo; non lo merita il presidente e non lo meritano i tifosi. Sono contento per il gol. E’ stata una forte emozione. Perché dopo il brutto infortunio dello scorso anno ho attraverso un momento buio. Perciò questo gol e questa vittoria per me significano tanto. Dedico il gol alla mia famiglia che mi è stata sempre vicino; al presidente, a tutta la società e ai miei compagni. Con la testa non sono mai andato via. Da infortunato sono venuto diverse volte allo stadio. Mi sento parte della famiglia Casertana. Per me questo è stato un secondo esordio con questi colori. Sono contentissimo. Sono maturato rispetto alla prima volta. Ho cercato di imparare tanto dai compagni incontrati e dai mister avuti”.