CASERTA – Parte il nuovo ciclo della Casertana con Vincenzo Cangelosi. A pochi giorni dalla sua investitura come nuovo allenatore rossoblu, il trainer classe ’63 di Palermo è stato presentato alla piazza in una conferenza stampa svolta questo pomeriggio allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta. Per lui il compito per nulla semplice di rialzare l’umore di una piazza stanca, delusa e pessimista, che guarda con rabbia alla classifica.
LE IDEE. Dopo il debutto del direttore sportivo Alessandro Degli Esposti, ha preso la parola lo storico vice di Zdenek Zeman: “Ringrazio per la fiducia presidente e direttore, spero di ricambiare la loro fiducia e di trasferire quanto assimilato in trent’anni di esperienza. Sono da pochi giorni, ma sono soddisfatto dell’impegno della squadra. Col tempo spero di ottenere risultati. Questa squadra ha dei valori, e deve avere un’idea da portare avanti”.
OBIETTIVI. L’ex Foggia spiega cosa lo ha indotto a sposare la causa rossoblu: “Ho accettato per la tradizione. Mai viste squadre così organizzate. Bisogna spostare l’asticella verso l’alto. Bisogna vincere quante più partite possibile, poi si vedrà. Non sono venuto per prendere in giro nessuno, ma devo ragionare per fare il meglio. Da solo non risolvo niente, ma con tutto il contorno che c’è dietro. Ancora non ho chiesto nulla, devo approfondire la conoscenza della squadra. Quando ci sono dei passaggi a vuoto questa squadra ne può risentire, ma nel calcio importante limitare gli errori di concetto perché quelli tecnici possono capitare. Ho visto massima disponibilità da parte dei ragazzi che sanno di dare di più e, vista l’importanza della piazza, di dare risposta“.
L’APPROVAZIONE. Non poteva mancare la domanda su Zeman a cui ha risposto: “Io mi sono confrontato con Zeman prima di accettare e lui mi ha dato il suo benestare. Mi ha detto: “inizia a lavorare adesso”.
LO STAFF TECNICO. Cangelosi poi risponde al fatto se già conosceva i calciatori rossoblu ed indica chi completa lo staff tecnico: “Turchetta l’ho allenato, altri li conosco da avversari o perché allenati da persone che conosco. Noi giochiamo sempre per vincere col giusto atteggiamento. C’è una grande organizzazione e c’è la sicurezza che avrete uno stadio vostro. Le cose si costruiscono dalle basi e per me è una cosa importantissima. Spero di trasferire il mio entusiasmo alla squadra e alla gente. Il mio secondo è Babù, mentre Botticella come allenatore dei portieri”.