CASERTA – Il pari di Nicola Ferrari al 96′ consente di evitare un nuovo passo falso ma allo stesso tempo allontana la Casertana dalla capolista Sorrento che sale a +8. Può essere sintetizzata così la valenza della partita di domenica che rimanda la favorita del campionato ad una distanza di sicurezza per la prima in classifica. I falchetti hanno subito il goal dell’ex di turno Alfredo Varsi, hanno sfiorato in due circostanze il pari e troppo tardi l’hanno rimesso sui binari giusti. Per l’ex Fidelis Andria è il terzo pari conquistato in sei partite (aggiunto a due vittorie ed una sconfitta a Sorrento), ma adesso serve aumentare la media punti se si vuol scalare la classifica e mettersi all’inseguimento del primo posto.
L’ANALISI. Nel post partita Luigi Panarelli analizza così il pari di Angri: “Partiamo dall’abnegazione e dalla voglia di non mollare mai dei ragazzi. Sapevamo che ci saremmo trovati di fronte un avversario ostico che veniva da una serie di gare positive. Il rammarico è che abbiamo preso gol nel primo tempo nell’unica volta in cui si sono affacciati dalle nostre parti. Per l’ennesima volta. Questo lascia l’amaro in bocca. Perché la squadra anche domenica ha creato e nel primo tempo, nel nostro momento migliore, abbiamo avuto occasioni limpide per sbloccarla. Così come nella ripresa con Guida. Dobbiamo essere più cattivi e determinati; non basta giocare bene e questa mole di gioco. Non si deve per forzare creare diverse palle-gol per segnare. A volte deve essere sufficiente anche una sola occasione. Non bisogna fare sempre dieci-undici azioni per concretizzarne una e, di contro, prendere gol alla prima occasione. Questa è una critica costruttiva che faccio a noi.
ANGRI ACCIUFFATO PER I CAPELLI. A proposito della direzione arbitrale, Luigi Panarelli dichiara: “Non sono abituato a parlare degli arbitri, ma c’è anche da dire che il guardalinee aveva sbandierato un rigore su Casoli ma l’arbitro ha lasciato correre. Il gol è arrivato all’ultimo respiro, ma poteva esserci anche molto prima. I ragazzi sono stati bravi a non arrendersi. Chiaro che il pari non soddisfa nessuno di noi. Però io devo guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. Il non arrendersi mai, la capacità di aver cambiato a gara in corso, il contributo dato da chi è subentrato: sono indicazioni che non vanno sottovalutate. Poi è chiaro che avremmo voluto portare a casa una vittoria e non ci siamo riusciti”.