La scomparsa di Giancarlo Sarti ha incupito tutto il mondo del basket italiano e in particolar modo i tifosi della Juvecaserta. Fu il gm dello scudetto restando a Caserta fino all’ultimo istante prima della mancata iscrizione del ’98. Braccio destro del Cavaliere Giovanni Maggiò, fu richiamato dal figlio Gianfranco che ha cortesemente ricordato per noi la figura di Giancarlo.
Se n’è andato un altro pezzo di storia proprio nel giorno in cui è stato comunicato il cambio di denominazione del Palamaggiò…
“Un segno del destino. Nulla succede per caso come si suol dire. E’ un giorno triste per tutti perchè Giancarlo è stato senza ombra di dubbio un protagonista dell’epopea della Juvecaserta. Direttissimo collaboratore di mio padre fino alla fine degli anni settanta quando si trasferì a Bologna per tre stagioni. Lo ripresi nel 1990 e insieme a Marcelletti costruì la squadra che poi ci regalò il tricolore portando a Caserta Shackleford e Frank. E’ stato insieme a noi un campione d’Italia, altro non si può dire”.
Un professionista ma anche una gran bella persona.
“Assolutamente sì. Persona perbene, dalla gradevolissima compagnia con cui potevamo parlare di tutto. Nelle nostre innumerevoli conversazioni non mancava mai qualche battuta sagace che rientrava un po’ nel suo carattere. Sapeva sdrammatizzare le situazioni, ho un ricordo eccellente di lui”.
Un fedelissimo di Caserta e della sua famiglia.
“Proprio così. Fino al ’98 fece di tutto per contribuire alla salvezza del club. Soffrì tantissimo insieme a me mia sorella Ornella quando ci fu il mancato acquisto del Palamaggiò da parte di un consorzio. La trattativa saltò e rimase malissimo come noi. E’ stato con noi nella buona e nella cattiva sorte. Questo suo attaccamento rappresenta bene la sensibilità di Giancarlo che resterà sempre uno di noi”.