Chiudo gli occhi e ti penso ed ho in mente te. No non ho cambiato il testo del brano che cantavano i famosi Equipe 84, ma il 2 giugno di ogni anno, da oltre trent’anni ormai, chiudo gli occhi e torno indietro a quel pomeriggio del 1991. E’ una cosa che sarà capitata a tutti i tifosi della Casertana. Il Pinto stracolmo tre ore prima. Strade imbandierate da giorni, la Phonola che quindici giorni prima si era laureata campione d’Italia nel basket. Una città impazzita di gioia grazie al calcio e pallacanestro che in quegli anni erano il pane quotidiano. Non si vive di ricordi? Vero, ma i ricordi aiutano a vivere e dai ricordi, dal passato, soprattutto da chi lo ha scritto, bisognerebbe costruire il futuro. Ma al di là delle frasi, questa giornata è piena di ricordi per migliaia di tifosi rossoblù. Il 3-0 al Monopoli sancì la promozione matematica in cadetteria dopo ventuno anni di attesa. Lo ammetto, a metà del nuovo millennio, quando la Casertana era in piena serie D, speravo che potessi raccontare da cronista un’altra impresa storica. Ventuno anni erano passati e non accadeva nulla. E mai avrei immaginato, mai, di chiudere gli occhi e ricordare questa storica giornata, con il falco piombato nuovamente in quarta serie, senza essere protagonista e con un malcontento che dura ormai da un anno. Non si può sorridere difronte ad una realtà del genere e allora chiudo gli occhi e ascolto gli altoparlanti della vecchia tribuna che annunciavano la formazione. Bucci, Monaco, Giordano, Petruzzi, Serra, Cristiano, Suppa, Manzo, Campilongo, Piccinno, Cerbone. Gli occhi, seppur chiusi, si riempiono di lacrime, di un’emozione che a distanza di altri 20-30 anni non andrà via. Per quegli uomini, quei calciatori, quei dirigenti, scrissero davvero la storia rossoblù. Buon anniversario Casertana!