LA CLAMOROSA DECISIONE. Maddalonese abbandonata dal Comune e tifosi, il presidente Verdicchio lascia: “Spero sia solo un arrivederci”



Il presidente della Maddalonese Maurizio Verdicchio

Maddaloni rischia di salutare il calcio. In una lettera inviataci, il presidente Maurizio Verdicchio annuncia di volersi fare da parte perché lasciato completamente solo dalla politica locale. Lo scarso disinteresse della città (tifoseria compresa), ha fatto maturare tale decisione al patron granata. Ecco il testo integrale.

“L’Amministrazione non è vicino alla Maddalonese. Un amministratore della città di Maddaloni si sposta (senza mai saltare un incontro) in una città adiacente per assistere alle gare casalinghe della stessa senza mai venire al ‘Cappuccini’. Né tale amministratore cittadino, né altri, si sono visti al ‘Cappuccini’ nonostante giocassimo la domenica mattina in un campionato importante come l’Eccellenza campana.



L’Assessore allo sport di Maddaloni (in una città di 40mila abitanti altro sport oltre il calcio non viene praticato per mancanza di strutture) non ha mantenuto le promesse perché impegnato in altre vicende. Ci era stato promesso il rifacimento dell’asfalto del solaio degli spogliatoi, il pozzo per l’irrigazione del manto erboso voluto a tutti i costi dal sottoscritto (molti hanno parlato di autentico ‘miracolo’). Una tribuna per far accomodare i pochissimi spettatori che ci seguono. Solo promesse, nulla è stato fatto.

Il Sindaco che in occasione del centenario (ovvero nel 2019) chiedeva la realizzazione del nuovo stadio e invece non solo non è stato fatto nulla né c’è la volontà per farlo.

Sono stanco di tutto questo e perciò il mio è (spero) solo un arrivederci. Sarò disposto a riprendere in mano il discorso quando le cose cambieranno e inizieranno i lavori per il nuovo impianto sportivo. Amo la Maddalonese e Maddaloni e sarà sempre così. Lascio il titolo a disposizione del Comune e di Maddaloni tutta”.

Una decisione sofferta come si evince dalle parole del presidente Verdicchio, ma inevitabile dal momento che la Maddalonese è stata lasciata praticamente sola dall’intera comunità. Parliamo di un club storico che vanta un passato glorioso e che invece sembra zavorrato da una classe politica che sembra totalmente indifferente al simbolo sportivo della città di Maddaloni. Un capitolo a parte, infine, per i tifosi. I gruppi organizzati ce la mettono tutta e hanno sempre seguito la squadra. Giù il cappello a quei ragazzi che domenicalmente seguono e incitano la squadra della propria città. Ma tutti gli altri? In fondo Verdicchio e la dirigenza aveva solo chiesto un po’ di sostegno, un centinaio di presenze in più per non giocare praticamente senza pubblico. Anche da questo punto di vista la città deve recitare il mea culpa ed evitare di alzare il telefono solo per richiedere l’accredito evitando di pagare i 3 o 5 euro. La Maddalonese avrebbe e ha tutt’ora nonostante questo terremoto, le chance per tornare in quarta serie, ma serve la volontà di tutta la città non della sola famiglia Verdicchio. Il tempo di dimostrare è finito, ora tocca agli altri perché i Verdicchio hanno fatto più del dovuto. Da domani Maddaloni rischia di scomparire dalla geografia del calcio campano.


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