Il gol nel suo dna. Un bomber d’altri tempi che tutti gli allenatori avrebbero voluto sempre nella propria squadra e mai studiare come fermarlo. Genny Del Prete ha indossato molte maglie nel centro-sud d’Italia dalla B alla D. Oltre duecento gol in carriera e dieci anni con la maglia del Francavilla in Sinni sulle spalle. Un calcio diverso, ma avversarie simili, stesso blasone e stesse ambizioni. Domenica i lucani tornano a Caserta e l’ultima volta finì male. 1-2 per i ragazzi di Lazic che gelarono subito la Casertana di Feola. A Esposito rispose una strepitosa doppietta di Del Prete (punizione magistrale e gran gol da fuori) facendo iniziare quell’annata non certo nel migliore dei modi. “E chi se la dimentica – ammette Del Prete oggi allenatore delle giovanili – fu una vittoria straordinaria contro una Casertana partita con i favori dei pronostici e allestita per vincere il campionato. Davanti a tanta gente dimostrammo la nostra forza rimontando dallo 0-1. Contro la Casertana ho sempre disputato belle partite, un avversario che mi stimolava molto e andavo spesso in gol”.
E dire che si sarebbe potuto trovare dall’altra parte. “E’ vero, mi voleva Feola, ma non me la sentii di lasciare Francavilla perché avevo un rapporto speciale con il presidente e a distanza di anni sono rimasto all’interno dello staff tecnico. Non volli neppure intavolare una trattativa economica perché il legame con Francavilla era ed è fortissimo. Però ammetto che mi sarebbe piaciuto giocare con la Casertana che è uno dei club più blasonati del sud”. Domenica le due formazioni saranno difronte per consolidare il secondo posto gli ospiti e accorciare le distanze dalla zona playoff i padroni di casa. “Credo che troveremo una Casertana molto agguerrita e pronta a tutto per arrivare almeno al quinto posto. Per quanto ci riguarda vogliamo confermarci lassù ma sappiamo che ci attendono una serie di ostacoli non semplici e il primo è proprio una squadra come quella rossoblù che è reduce da un successo pesante in quel di Brindisi. La loro classifica? Sono sincero, non mi aspettavo di vederla così distante dalla vetta. Dopo il girone di andata ero convinto che avrebbe potuto duellare fino alla fine per la promozione diretta, poi qualcosa non è andato e forse non è riuscita ad esprimere tutte le potenzialità. Alla fine il campionato l’ha vinto chi ha avuto un rendimento molto alto e costante. Il Cerignola dopo un inizio difficile ha trovato la quadratura del cerchio e domenica taglierà il traguardo della C con merito”.