AVERSA – Rivali in campo, amici nella vita. Per la prima volta Giovanni Sannazzaro e Salvatore Campilongo si sono affrontati in panchina, nella sfida che si è giocata mercoledì allo stadio “Augusto Bisceglia” di Aversa. Il più piccolo dei due, Sannazzaro, ha dato un dispiacere calcistico ad una persona che è sempre stato un riferimento per lui e con cui vive un rapporto di amicizia molto intenso. La vittoria lancia verso la salvezza il Real Aversa mentre il Lamezia Terme viene definitivamente tagliato fuori dalla lotta promozione. Dopo l’amichevole vinta da Campilongo tre anni fa (Gladiator-Savoia 2-3), quello di mercoledì è stato il primo duello ufficiale da allenatori.
MOMENTI DIVERSI. Dodici anni di differenza distanziano l’età dei due allenatori che stanno vivendo momenti di carriera diversi. Sannazzaro, casertano di Caserta classe ’73, è sul trampolino di lancio nella sua vita professionale: al primo anno di Serie D sta raccogliendo i frutti di tanta gavetta e si sta facendo un nome importante, con l’aspirazione di puntare presto al professionismo. Per Campilongo, napoletano e casertano acquisito classe 1961, Lamezia è un’esperienza iniziata a stagione in corso, con i calabresi che non sono riusciti a lottare per la promozione in Serie C, nonostante gli ingenti investimenti. Dopo una prestigiosa parte condotta in Serie B e C, ora è sceso in Serie D ma con l’ambizione di tornare presto tra i Pro.
PUNTI DI CONTATTO. La vita sui terreni di gioco di Giovanni Sannazzaro e Salvatore Campilongo si è incrociata in alcune circostanze. Negli anni in cui la Casertana conquistava la Serie B, Gianni era un giovane talento nelle fila del settore giovanile della Battipagliese mentre Sasà era a Caserta il “Campilongo” vero fuoriclasse, con le esperienze precedenti tra Salernitana, Empoli, Lazio e l’avventura resa esaltante all’ombra della Reggia dalle 41 reti in 98 partite nel triennio 1989-1992. Il primo ed unico duello da calciatori risale alla stagione 2000-2001, nella sfida tra Casertana e Real Marcianise, in quello che fu l’ultimo anno da calciatore dell’attaccante, all’epoca in maglia gialloverde. Appena due anni dopo, invece, Campilongo fu prima direttore sportivo e poi allenatore della Casertana, con Giovanni Sannazzaro che era una delle stelle. Lì il loro legame è divenuto molto stretto, con una bella amicizia che viene coltivata ogni giorno, tra chiacchierate, confronti ed anche consigli che in questo mondo non fanno mai male.