CESA – Ne è passato di tempo da quel Due Torri-Gelbison, giocato il 10 gennaio 2016, quando un ventiduenne Bernardino D’Agostino debuttò con la maglia dei vallesi. Sei anni dopo il forte portiere di Cesa è sempre di casa al “Morra”, ma tutto è cambiato. All’epoca la Gelbison lottava per la permanenza in Serie D e si salvò nello spareggio play-out in trasferta contro la Leonfortese: il portiere diede un contributo concreto con tante parate nel girone di ritorno e nella sfida cruciale in Sicilia. Da quel momento si è creato un rapporto speciale, che non è semplice trovare nei campi del dilettantismo, e ieri, in occasione della sfida contro il Sant’Agata, il pipelet scuola Aversa Normanna ha collezionato la presenza numero 200 in maglia rossoblu.
UNA VITA IN ROSSOBLU. Bernardino D’Agostino è divenuto il simbolo del team di Vallo della Lucania, che raccoglie l’intera comunità settentrionale del Cilento, del Vallo di Diano ed Alburni. In 7 anni ha condotto i suoi compagni di squadra a stagioni di grande valore, con l’asticella che si è alzata dalla salvezza alla promozione nel giro di poco tempo. Le sue strepitose parate ed i balzi felini hanno aumentato le certezze di una squadra che l’anno scorso ha lottato per la promozione, chiudendo terza a quota 66 punti (distante 8 lunghezze dalla vincitrice ACR Messina). Attualmente sono già 64 punti ma, rispetto allo scorso anno, il raggruppamento siculo-calabro-campano presenta più giornate.
IL SOGNO. Il campionato ad alti livelli ha fatto da apripista alla stagione attuale, con la Gelbison capolista che non vede l’ora di prendere il testimone dei siciliani e conquistare la prima storica promozione in Serie C, mettendo il sigillo su una stagione in cui il pipelet classe ’93 ha abbassato la saracinesca sulle tante conclusioni avversarie. Mancano 8 giornate, sono 5 i punti di vantaggio ma una cosa è certa: in porta c’è sempre Bernardino D’Agostino. Come dal 2016 ad oggi.