SANTA MARIA CAPUA VETERE – Della direzione arbitrale a dir poco insoddisfacente dell’arbitro Giovanni Castellano della sezione di Nichelino già avevamo parlato nella cronaca del match tra Gladiator e Lanusei (CLICCA QUI PER LEGGERE). Tre espulsioni comminate ai neroazzurri (il vice allenatore Biagio Auletta, Salvatore Pelliccia e Lorenzo Panaioli) che hanno condizionato lo scontro salvezza e peseranno nelle prossime sfide. L’inferiorità numerica non ha però smaterializzato la consistenza del team di Grimaldi che, come a Formia, è uscita fuori dal campo con l’intero bottino in tasca.
LA MOTIVAZIONE. Non bastasse la dura sanzione di tre giornate per Davide Cassaro per il cartellino rosso rimediato a Formia, stavolta sotto la lente d’ingrandimento finisce l’assurda squalifica di altrettante tre giornate per Salvatore Pelliccia con la colpa, come pubblicato dal giudice sportivo, di “avere a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con una gomitata al volto“. Già dal vivo il cartellino rosso sventolato dal sig. Castellano è apparso fuori luogo, poi guardando il video degli highlights non ci sono dubbi sul fatto che nessuna gomitata è stata arrecata dall’ex Taranto al sardo Manca, che probabilmente trae in inganno l’arbitro, quando si mette le mani al volto mentre cade (minuto 64, sul punteggio di 1-1).
A GIOCO FERMO? Dal video presente in calce, ogni lettore può farsi un’idea di quanto avvenuto, con Pelliccia che corre, allarga le braccia per darsi maggiore spinta ed evitare l’intervento avversario. E se un contatto c’è stato, è minimo e sinceramente non è sanzionabile con il rosso diretto. Va detto che la sanzione di tre giornate è la semplice conseguenza del fatto che l’arbitro ha scritto nel referto che il numero 2 neroazzurro è stato autore di una gomitata a gioco fermo. Bastano queste parole per far scattare il minimo di tre giornate fino ad altri turni che dipendono in base all’intensità ed alla volontarietà del colpo. Ma a peggiorare la performance pessima ci si mette anche l’errore nella motivazione dell’espulsione: se Pelliccia stava correndo, come fa ad essere gioco fermo? Un elemento a cui la società neroazzurra si appiglierà per fare ricorso e ridurre la squalifica.
EPISODI SFAVOREVOLI. Sulle altre due espulsioni nulla da eccepire perché l’arbitro ha fatto le sue valutazioni. Ha sentito qualche parola di troppo da parte di Auletta, mentre per onor di cronaca è giusto dire che Panaioli era stato già avvertito, in occasione del goal del 2-1, di non arrampicarsi alla rete di recinzione un’altra volta, pena la seconda ammonizione. E così è stato, poiché da regolamento il comportamento dell’ex Torino va punito in tale senso: l’arbitro poteva chiudere un occhio sì ma la reiterazione lo ha indotto ad estrarre il secondo cartellino giallo.
MAGGIORE ATTENZIONE. Resta invece l’assurdità per la sanzione a Salvatore Pelliccia che reca un danno al Gladiator per sfide importanti in chiave salvezza. Aspetti su cui la società si farà sentire in Lega, scontenta di decisioni arbitrali che potevano condizionare in negativo le partite contro Formia e Lanusei. Che poi i calciatori, in 10 ed in 9 uomini, hanno compiuto un exploit, è un discorso a parte: se fosse finita con due sconfitte, invece, ora sarebbero ben altri il clima e la posizione di classifica. Nessuno mette in dubbio la buonafede ma un po’ più di attenzione e polso devono evitare decisioni affrettate e poco lucide che possono rovinare una stagione.
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