“Dopo tre anni pieni di successi e traguardi ma anche pieni di difficoltà, visto anche i momenti particolari che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni con la pandemia, è arrivato il momento che mai avrei immaginato quando tutto ciò è cominciato.
A fine stagione lascerò il calcio Aversano. Sono un passionale, un appassionato del calcio e di questa città e ci ho impiegato più tempo a capire quanto avrei già dovuto capire nel novembre 2020.
Purtroppo, il mio progetto, il mio modo di concepire il calcio non è più attuabile. Non sono un mecenate e il mio calcio fatto di giovani e di tanto lavoro aveva necessariamente bisogno di una casa dove poter crescere nel tempo e dove poter creare le condizioni per rendere il progetto sostenibile.
Questo sarebbe stato possibile solo avendo una casa, uno stadio dove poter allenarsi e fare crescere i giovani calciatori del settore giovanile.
Invece, per la prima volta nella storia del calcio Aversano, lo stadio non è andato in gestione alla squadra cittadina e questo, nonostante la mia mia pervicacia e passione smisurata per questo sport, si è mostrato un limite invalicabile.
Purtroppo, a queste condizioni, si è capito che non si può andare oltre puntando a traguardi più ambiziosi e continuare appare ormai chiaramente solo inutilmente dispendioso.
Il mio non è un lamento ma la semplice presa di coscienza della realtà e delle condizioni che tutta la città mette a disposizione per questo sport. Dico solo che forse troppo in fretta si è pensato di affidare il Comunale a qualcuno, chiunque esso fosse, pensando che potesse essere una soluzione. Il nostro giovane Sindaco ha sempre mostrato vicinanza al progetto, consapevole della sua importanza sia sociale sia per la nostra città, ma forse in quella fase iniziale, appena insediato, ha lasciato troppo fare ai suoi collaboratori che, mostrando una visione politica forse poco lungimirante, hanno badato più a sollevare l’amministrazione da un possibile peso che all’interesse ed al bene degli aversani.
Ancora ultimamente il Sindaco è stato disponibile a discutere con me di un progetto da fare assieme al Comune ed agli attuali gestori del campo, Opes, che anche oggi voglio ringraziare per l’ospitalità fornitami in ogni occasione, che vedesse la realizzazione di un manto di erba sintetica al Bisceglia e permettesse a noi di sviluppare a casa nostra tutte le nostre attività e il progetto.
Invece siamo costretti tra mille difficoltà logistiche e gravosi costi di locazione a trovare strutture esterne sia per la prima squadra che per le tante compagini del settore giovanile. Ringrazio per questa disponibilità anche il Sindaco ma i tempi per la realizzazione di una struttura simile, semmai verrà realizzata, sembrano essere assai lunghi e di certo non compatibili con la mia gestione. Non più almeno.
Pertanto, a fine stagione, onorando la stessa sul campo e in tutti i suoi impegni fuori dal campo, cederò il titolo a chi voglia proseguire questa avventura con il calcio cittadino. E io ne sarò il primo sostenitore ed anche certamente uno sponsor.
Diversamente, qualora non ci fossero imprenditori aversani interessati alla squadra, prenderò in considerazione, mio malgrado, di cedere il titolo ad altre realtà extra aversane.
Voglio chiudere questo post sottolineando il grande lavoro e i successi di questo gruppo di ragazzi giovanissimi che sta onorando la nostra maglia e la nostra città e lo stesso vale per l’intero settore giovanile che sta ben figurando in tutte le categorie e che ha già messo in mostra tanti talenti che saranno in futuro protagonisti di questo amato sport”.