SANTA MARIA CAPUA VETERE – La frangia più calda della tifoseria neroazzurra prende posizione in merito alla questione Piccirillo. Ieri mattina, a poche ore dal match molto sentito contro l’Afragolese, i gruppi ultras della Brigata Spartaco e dei Crazy Boys (nuova realtà sammaritana sorta negli ultimi mesi) hanno esposto uno striscione davanti all’Anfiteatro campano, il luogo simbolo della città di Santa Maria Capua Vetere, con un messaggio chiaro e diretto al club: “Ridateci il Piccirillo!”.
DITO PUNTATO. Senza fronzoli, i tifosi sammaritani rivogliono vedere i neroazzurri ritornare a giocare nella propria casa, dopo che il Gladiator ha disputato le due ultime partite casalinghe a Cardito ed a Pomigliano. Il dito è puntato contro la società per la scelta ritenuta sbagliata della ditta che cura la manutenzione del campo, il cui non perfetto lavoro ha obbligato la squadra a giocare altrove, ed anche per la mancata firma della convenzione in gestione pluriennale dello stadio “Mario Piccirillo”: un documento pronto da tempo e che è in attesa di essere firmato dalla società.
LA PROTESTA. Obiettivamente parlando, è fuori da ogni dubbio che il manto in erba sintetica è tutt’altra cosa rispetto alle attuali condizioni deficitarie del terreno di gioco sammaritano, con il team di Grimaldi che ha la possibilità di sviluppare meglio il proprio gioco, ma d’altro canto va detto che il Gladiator è di Santa Maria Capua Vetere e giocare fuori non fa bene all’immagine di un’intera città, con una decisione che mette in evidenza l’inadeguatezza del manto erboso e diametralmente ne subisce un danno la comunità.
IL CAMBIAMENTO. Ed un altro capitolo bisogna aprire sulla contestazione contro il club che va avanti da tempo, ben prima del discorso Piccirillo. Rispetto agli scorsi mesi, ieri al “Gobbato” gli ultras della Brigata Spartaco e dei Crazy Boys hanno deciso di cambiare metodo di protesta nei confronti della società. La contestazione continua ma la tifoseria ha scelto di non tenere più capovolti i propri striscioni: una inversione di tendenza effettuata in segno di sostegno verso la squadra che sta giocando molto bene nelle ultime gare ed ha messo fine al periodo negativo con importanti vittorie. Tornando alla protesta sullo stadio, si sono mostrati d’accordo anche numerosi tifosi moderati, soprattutto abbonati, che nei giorni scorsi avevano palesato le proprie difficoltà a veder la partita lontani dal luogo per cui hanno fatto l’abbonamento. Da qui poi la decisione del club di venire incontro a tutti con l’organizzazione di un pullman gratuito da Santa Maria Capua Vetere a Pomigliano, che però, va detto, ha avuto scarso afflusso.
IL COMPLEANNO IN ARRIVO. Ora l’attenzione è rivolta alla prossima gara interna contro l’Atletico Uri, tra l’altro nuovo scontro diretto, con i tifosi che auspicano il miglioramento delle condizioni del campo ed il ritorno al “Piccirillo”, l’insostituibile arena del Gladiator in cui sono state scritte tutte le pagine di storia neroazzurra. Per cui, è fuori da ogni dubbio che giocare la prossima gara interna il 6 marzo, il giorno prima del compleanno, lontano da Santa Maria Capua Vetere, potrebbe scatenare nuove polemiche e maggiori spaccature tra tifoseria e società.