SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ricordate le punizioni di Juninho Pernambucano? Giovanni Tomi ha siglato un goal simile alle traiettorie fenomenali dell’ex fantasista dell’Olympique Lione. Il terzino sinistro del Gladiator ha sbloccato il punteggio contro il Sassari Latte Dolce con una punizione dai trenta metri che ha scavalcato la barriera, si è abbassata rapidamente ed ha colto di sorpresa il portiere Claudio Casillo, tra l’altro ex neroazzurro fino a dicembre. Il calcio piazzato è stato simile a quelli del calciatore brasiliano, da molti considerato il miglior specialista di sempre nei calci di punizione, per via del suo particolare tiro dalla distanza. Su punizione Juninho ha realizzato 77 reti in carriera (44 con l’Olympique Lione, 4 con la Nazionale Brasiliana, 18 con il Vasco da Gama e 9 con l’Al-Gharafa).
IL GOAL NEL SANGUE. Il trentaquattrenne Tomi, nella sua lunga carriera che lo ha visto imporsi dalla Serie B con l’Ascoli, in C tra le altre con Lecce, Foggia, Matera e Catanzaro fino alla D, ha il vizio del goal e delle punizioni dal limite nel sangue, di fatti ha siglato oltre trenta goal e numerosi assist grazie alla predisposizione offensiva. Negli ultimi tre anni ha segnato dodici goal in tre stagioni con il Prato, ora sta prendendo quota anche col Gladiator, di fatti in Sardegna ha siglato il suo secondo goal in maglia neroazzurra. Il primo è stato decisivo contro il Bitonto per la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. E manco a farlo apposta, sempre su calcio di punizione. Numeri importanti per Tomi che domenica ha anche realizzato l’assist per il raddoppio di Varela, a conferma del suo ottimo momento in fase difensiva ed offensiva. Una nota di merito non solo nelle vittorie ma anche nelle sconfitte, partite in cui non ha mai alzato bandiera bianca. Proprio come nel dna di un Gladiatore.