Presentato Enzo Feola nella sala stampa ‘Iannotta’ dello stadio Pinto. Per lui quarta volta sulla panchina della Casertana e tanta voglia di ricominciare con un club che gli è sempre rimasto nel cuore. “Tornare a Caserta per me è un onore e piacere. Tutti sapete quanto ci tengo. Ho iniziato da qui e Caserta è più di una seconda casa. Conta solo Caserta, senza sminuire le altre e questi colori restano il primo amore. Sono tornato per il progetto, sono stato convinto dalle parole del presidente e senza prenderci in giro dobbiamo pensare solo alla prossima stagione. Dobbiamo pensare ad onorare la maglia e fare il meglio possibile. In serie D la prima vince e la seconda perde ed è inutile pensare di poter rimontare. Non voglio però sentir parlare di ridimensionamento perché altrimenti non sarei venuto io e sarebbero andati via tutti i migliori calciatori. Oggi iniziamo a costruire il futuro, ma non significa che non proveremo a vincere il più possibile e salire in classifica. Non ho la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi. Porterò le mie idee ad una squadra che si adeguerà ai nuovi schemi e devo essere sincero che tutti si sono messi a disposizione e li ringrazio per questo. Cosa si accaduto fino ad oggi non saprei. So solo che è un girone molto complicato e alle prime difficoltà ci sta che ti smarrisci e non riesci a recuperare. Ma c’è tanto equilibrio e gli avversari non danno tregua. Ecco perché siamo così distanti dalla vetta”.
Poi è stato il turno del presidente D’Agostino: “Abbiamo scelto Feola per finire bene questa stagione e guardare alla prossima. Sono stati commessi pochissimi errori perché quando gli altri finivano i ritiri in estate noi iniziavamo la preparazione. Non c’erano molti calciatori eppure ce la siamo giocata. Non so perché ci sia stato questo crollo. Davvero non me lo sono spiegato. Abbiamo affrontato le prime otto giornate alla grande ed eravamo meritatamente al primo posto. Anzi abbiamo perso almeno cinque-sei punti per strada. Poi nelle ultime sette è cambiato qualcosa e sinceramente non so cosa. Non c’è una spiegazione. Sul futuro posso solo dire che stiamo aspettando tutti il bando per il nuovo stadio. E’ la chiave per ciò che verrà. Senza strutture non possiamo puntare in alto. Al momento con questo impianto possiamo giocare in C, ma per andare oltre non andrebbe più bene. A tal proposito vi dico che lo stadio si farà. I tifosi stiano tranquilli. Ci stiamo lavorando 24h al giorno. Non ci sono problemi, vi assicuro che si farà. Ecco perché abbiamo deciso di proiettarci al prossimo anno, ecco perché abbiamo puntato su Feola. E vi dico di più: ci sono imprenditori disposti a investire nella parte sportiva del progetto stadio. Pasquariello? Abbiamo trovato la soluzione di comune accordo ma sono rimasto deluso dalle sue parole. Tre settimane fa ci incontrammo e parlammo decidendo di trovare insieme la strada per capire il da farsi. Occupava un ruolo molto importante, ma è rimasto un uomo di campo. Questa la sua unica colpa. Con lui ci siamo sempre confrontati tecnicamente e mi riferisco al passato perché lui lo ha nel dna. Gli ho affidato il ruolo di direttore generale per alzare un po’ l’asticella della società senza mai chiedergli di ricercare sponsor. Inoltre non credo che un dirigente con un ruolo così importante possa dedicare solo due ore al giorno al club e per di più in campo. Non era il suo compito parlare con i calciatori o staff tecnico”.