SANTA MARIA CAPUA VETERE – Prime parole che fanno rumore. Ad un mese e mezzo dal ritorno all’ombra dell’Anfiteatro, Teore Grimaldi ha finalmente rotto il silenzio ed ha rilasciato dichiarazioni forti all’ufficio stampa del club neroazzurro. Nel mirino la situazione dell’ambiente trovata al suo secondo arrivo al Gladiator, che ha definito “devastato”. Chiaro il riferimento alla gestione tecnica targata Martino-Apuzzo ed anche a quei calciatori che sono andati via nel momento di difficoltà. Diametralmente il trainer applaude ciò che di buono sta vedendo in questi giorni, dal cambio di rotta ai calciatori che hanno accettato di sposare la causa.
IL RITORNO. Il trainer debutta parlando della soddisfazione della chiamata: “Il ritorno a Santa Maria Capua Vetere è stato piacevole, nel senso che c’eravamo lasciati con un ottimo ricordo al di là dei risultati ea livello ambientale ho ritrovato lo stesso ambiente per me questa è una delle piazze che mi è rimasta dentro, quindi sono ritornato con molto piacere”.
AMBIENTE DEVASTATO. Dopo i convenevoli di rito, il trainer ex Frattese ed Audace Cerignola entra nel merito e descrive ciò che ha visto al suo arrivo: “Rispetto all’altra volta in cui trovai già un’intelaiatura di squadra, un assetto su cui lavorare, ora invece non me ne vogliano gli altri ma ho trovato una situazione paradossale, un ambiente devastato sotto tutti i punti di vista, soprattutto mentale, infatti al mio arrivo c’era il nulla. Abbiamo dovuto ricostruire più che restaurare, abbiamo accettato questa sfida insieme ai ragazzi e siamo ripartiti in un momento non facile. Premesso che le prime due gare contro Muravera e Vis Artena non si possano attribuire alla nuova gestione, anche perché siamo scesi in campo con tantissimi under e qualcuno che è andato via in quel frangente ritengo di dover precisare, per l’onestà intellettuale che mi contraddistingue, che non si è comportato bene nei nostri confronti dimostrando poca riconoscenza nei confronti di una società che mi risulta abbia mantenuto tutti gli impegni. E’ chiaro che quando si subentra si trova sempre qualcosa, invece una situazione del genere non mi è mai capitato. E’ stato complicato fare mercato, non so perché siano uscite poi delle voci denigratorie ma posso immaginare da dove provengano, tengo questo pensiero per me. Ma voglio sottolineare che si è potuto ricostruire ed andare avanti perché qui c’è una società importante e solida nelle persone di Aveta e De Felice. La loro solidità ha permesso di ripartire. Con la mia esperienza posso dire che senza una società attrezzata a quest’ora si era sfasciato tutto”.
IL PLAUSO. L’allenatore ringrazia coloro che hanno accettato la maglia neroazzurra: “Oggi non posso che ringraziare i ragazzi che hanno sposato la causa, non era facile vista la classifica e il clima che si era creato attorno alla società. Il gruppo parte ovviamente con un grosso handicap, il campionato è iniziato da due gare, squadra ex novo e fortunatamente qualche over è rimasto e li ringrazio per questo. Si sono dimostrati prima uomini e poi calciatori. La squadra ha bisogno di tempo per conoscersi sempre meglio, sia a livello di gruppo che tecnico-tattico. Nelle due gare disputate, al di là dei risultati, penso che si sia vista un’identità, hanno dato tutto. Evidente la voglia di lottare su ogni palla come col Carbonia dove si è andati sotto: rimetterla in sesta a cinque minuti della fine e sfiorare anche la vittoria nel finale è sinonimo di compattezza, voglia e determinazione. Questo aspetto ci dovrà contraddistinguere per tutta la stagione, mai mollare prima della fine della partita. L’inizio fa ben sperare per quanto riguardo l’atteggiamento”.
IL CAMBIO DI ROTTA. Infine Grimaldi torna sulle partite giocate e chiama i suoi a dare il massimo fino alla fine: “Le gare vanno giocate tutte, con la stessa intensità ed attenzione. Col Nuova Florida abbiamo giocato una gara importante, infatti non meritavamo la sconfitta. L’abbiamo dominata in lungo ed in largo, ha sorpreso anche me ma peccato per la sconfitta. Con il Carbonia non abbiamo ripetuto la stessa gara, in virtù del fatto che era uno scontro diretto ed i sardi giocano diversamente. Il Carbonia è una squadra attrezzata, ma non dobbiamo farci condizionare dalla classifica. Abbiamo alle spalle una società solida, c’è un entourage che lavora a 360 gradi e dà un grosso contributo. Il terreno di gioco non è nelle migliori condizioni ma chi accetta le sfide sa che ci sono problemi. Vista la classifica non avremo grandi margini e servirà concentrazione massima in ogni partita. Guai a mollare, dovremo scendere in campo lottando fino al fischio finale in ogni partita che resta da qui alla fine del campionato per la maglia, per la società e per il blasone”.