SANTA MARIA CAPUA VETERE – Per tanti anni David Suazo è stato apprezzato per le sue cavalcate nelle praterie dello storico “Sant’Elia” di Cagliari. Ben 94 i goal in 255 presenze tra Serie A e B con i sardi, prima del passaggio all’Inter, con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 2007-2008, ed al Genoa. Dopo la fine della carriera, ha iniziato ad allenare prima nel settore giovanile del Cagliari e, dopo un’esperienza fugace al Brescia, è stato convinto dal Carbonia ad accettare un’esperienza in Serie D. Dopo la salvezza dello scorso anno, questa stagione è partita diversamente, con i minerari che sono all’ultimo posto: una situazione che non spaventa il trainer honduregno: “Lavoriamo per conquistare la salvezza nel 2022. Il risultato di domenica ci dà fiducia, siamo sulla strada giusta per risalire la china”.
IL RAMMARICO. Gli occhi e le parole del trainer sardo palesano il rammarico per il pareggio raggiunto dal Gladiator nel finale: “Un vero peccato, penso che avremmo meritato qualcosa in più, in considerazione degli episodi che abbiamo avuto. Potevamo raddoppiare ma non siamo stati capaci. Quando perdoni paghi ma sono contento che ci siamo ripresi bene. Lavoriamo per ottenere la salvezza, il risultato ci dà fiducia. Prima del goal, abbiamo avuto altre chance con Gjuci e Murgia ed avremmo potuto sbloccare prima. Purtroppo non siamo riusciti ad segnare ma sono contento che creiamo, questo è punto che muove la classifica”.
LE DIFFERENZE. Nonostante la sua vita calcistica sia trascorsa per la maggior parte in massima serie, Suazo valuta i lati positivi dell’esperienza nella quarta serie: “Differenze con la Serie A? Enormi, è un sistema diverso ma quando hai in campo molti giovani, puoi trasmettere qualcosa di tuo ed avere un ruolo nel loro percorso di crescita“.