SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Gladiator propositivo di mercoledì fa ben sperare. Finalmente, dopo diverse prestazioni opache, i neroazzurri sono tornati a giocare a calcio in maniera ordinata e lineare. Il gruppo sta trovando il giusto amalgama, sotto la guida di Teore Grimaldi, e presto i frutti della semina invernale verranno raccolti. La stessa identica cosa avvenne l’anno scorso con la scintilla che scattò con la performance positiva di Afragola: la sconfitta sul campo fu immeritata e di lì a poco gli uomini di Alessio Martino si rialzarono, conquistando la salvezza. Come allora i segnali di risalita ci sono e nelle prossime partite, anche con la piena disponibilità di Varela, Mistretta ed Arcidiacono, i neroazzurri potranno lottare a concorrere per la salvezza.
IL RAMMARICO. Col Nuova Florida la compagine sammaritana, quasi del tutto nuova, ha messo in difficoltà gli avversari ma esce dal campo a mani vuote a causa del poco cinismo. Ma non bisogna fermarsi qui, la squadra merita credito in virtù di quanto creato. Di questo ne è certo l’esperto Giovanni Tomi, mercoledì con la fascia di capitano al braccio nella sua presenza numero 10 all’ombra dell’Anfiteatro: “La prestazione c’è stata. C’è rammarico perché non si è concretizzata la mole di gioco. Non è quello che meritiamo ma tra tre giorni c’è un’altra partita e ci possiamo rifare. Ora continuiamo a pedalare a testa bassa“.
LA COMPATTEZZA. Ben dieci nuovi innesti hanno cambiato il volto della squadra. Secondo il terzino sinistro ex Lecce ed Ascoli la strada intrapresa è quella giusta: “Trovare una nuova compattezza è difficile ma abbiamo avuto la fortuna di avere un po’ di tempo in più per conoscerci e lavorare insieme, in virtù dello stop del campionato. Il gruppo si è amalgamato e con l’allenatore fila tutto liscio. Ci conosciamo abbastanza bene, sono certo che è un gruppo che potrà dare grosse soddisfazioni“.
LA CARICA. Con oltre 420 presenze in carriera tra Serie B, C e D, l’atleta napoletano classe ’87 ha ‘circumnavigato’ la penisola italiana, da Pavia a Lecce, da Prato a Catanzaro, mettendo in mostra la sua enorme caratura sia in fase offensiva che difensiva. Le parole del veterano sono da prendere come monito da parte di tutto il gruppo: “Dobbiamo essere più cattivi, più concreti. Certe volte ci si mette anche la sfortuna: capita che provi e riprovi ma la palla non entra, mentre in altre circostanze calci in porta e fai goal alla prima occasione come loro. Ma non possiamo basarci solo su questo. Prima o poi la prestazione ci regalerà punti. Carica ai tifosi? La daremo con le prestazioni. Sono fiducioso per il futuro, c’è poco da preoccuparsi. A lungo andare non perderemo tutte le partite così, anzi presto arriverà la svolta“.